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ANEMONE TUBE

The Three Worlds - Allegory of Vanity
The Three Worlds - Forget Heaven
The Three Worlds - Vanity of Allegory

3xCD (The Epicurean, La Esencia)

Gli Anemone Tube di Stephan Hanser ricompaiono con un'inaspettata quanto interessante retrospettiva che, celebr
ando i vent'anni di carriera compie un volo sull'intera discografia del progetto nelle sue tappe più significative, accompagnata dalle foto di Dario Lehner, protagoniste delle tre copertine, e supportata dalla registrazione da opera di Hunter Barr che è riuscito a riattualizzare i singoli brani, conferendo loro un suono potente ed attuale. Uscita congiuntamente per The Epicurean e La Esencia anche come tre album sciolti, l'edizione con box di tre cd limitato a 100 copie che include in più adesivo, poster e toppa, vede anche la versione "Art edition" in sole 10 copie con custodia in legno. Ai tre mondi riferisce la filosofia buddista therav?da che parla appunto di tre livelli di esistenza di tutte le creature e gli esseri viventi: il tre è invero un numero che si ritrova in molte dottrine, a partire dall'ermetismo alchemico fino al cristianesimo, spesso riferito a stati corporali e trascendenti dell'essere umano che quindi ritornano con insistenza in questa concezione e ben vengono trasmessi con questa trilogia di brani inediti e che vengono riutilizzati per l'occasione, inquadrati adeguatamente nel nuovo contesto. "The Three Worlds - Allegory of Vanity" si concentra sui primi anni di esistenza del gruppo, che rivelano tutta la sua forza primordiale in un contesto di ambientazioni a base di frequenze distorte: le prime due tracce sono tratte dallo split Wald del 1997 con Yggdrasil, la seconda più estesa rispetto a quella precedentemente uscita, la terza inedita, ma risalente al 1998, le ultime due estratte da "Allegories for the future" del 1999. In "The Three Worlds - Forget Heaven" viene riproposta l'omonima uscita del 1997 ormai irreperibile, mentre le successive settima e ottava traccia sono estratte dalla compilation "Forget Heaven/Angel Falls" del 2000, l'ottava già facente parte della raccolta "Basisgleiche Verschiedenheiten" sempre del '97: entrambi i brani sono frutto della collaborazione con Thomas Gith della Bawler Productions. Il nono pezzo è invece parte della compilation "Ambient Intimacy 3" del 1999, il decimo è un inedito del 2000, mentre l'undicesimo è tratto dallo split con Tarkatak del 1999. E' un lavoro più meditativo del precedente, in cui la parte atmosferica inizia ad intraprendere un percorso parallelo di sublimazione verso uno stadio più maestoso e potente che si concretizzerà nel terzo "The Three Worlds - Vanity of Allegory". Questo apre con quattro inediti, il primo registrato nel 2013, gli altri tre ricavati dalle sessioni di registrazione del 2007/8 di "Death over China", parte della "Suicide series" iniziata nel 2007 e costruita a cavallo tra Cina e Giappone basandosi su registrazioni locali, che forse si conclude nel 2017 con "In the Vortex of Dionysian Reality", anticipato dall'omonimo ep su cassetta del 2015. Seguono quattro brani già pubblicati nella compilation "The Transfiguration of the Image", a loro volta in parte inediti, in parte estratti da alcune apparizioni in raccolte tematiche. Chiude "From Anthropocentrism to Demonocentrism II", estratta dallo split con Dissecting Table "This Dismal World" e rivista per l'occasione. In quest'ultima parte della trilogia rivive in pieno lo spirito che ha condotto Stephan Hanser ad attraversare l'estremo Oriente in cerca di suoni ed atmosfere che odoravano di morte, ma anche di maestosità ed ineluttabilità e a combinarli con sonorità noise e post-industriali: la trasformazione è qui compiuta e si ricongiunge con quello che gli Anemone Tube sono oggi, ossia atmosfere ossessive e claustrofobiche, solidi muri di rumore e ritmi cadenzati, combinati con concetti che appartengono a buddismo, realismo e nichilismo.
http://www.anemonetube.de
(M/B'06)
COLOSSLOTH
Heathen needles

CD (Cold Spring)

Nuovo lavoro in uscita per questo progetto solista made in UK, il secondo sotto Cold Spring. Wooly Wolaston è sempre stato piuttosto irrequieto nelle sue scelte stilistiche, oscillando tra il metal estremo, il drone e la musica ambient: in quest'ultimo caso la sua attenzione si sposta verso i generi industrial e power electronics nella accezione più meditativa e se si vuole dolce rispetto ad altri nomi che portano quest'ultima etichetta. Undici tracce di cui dieci brevi, intorno ai tre, quattro minuti l'una e la lunga suite conclusiva da oltre undici, dove contaminazioni dark ambient e idm concorrono a creare qualcosa di unico.
Suoni compressi dall'incedere lento, ma spietato e soverchiante, compongono un mosaico di sonorità solo apparentemente inconciliabili, che trovano spazio di volta in volta nell'avanzare dei singoli brani, creando un'alternanza di emozioni e stati d'animo nell'ascoltatore attento. Atmosfere ruvide e sognanti a un tempo lasciano spazio, con l'avvicinarsi della conclusione dei singoli brani, ad aperture di pianoforte o riverberi che si spengono pian piano echeggiando nel silenzio. La conclusiva "Sedentary signals" non fa altro che rimescolare ed estendere quanto già presente nei brani precedenti, completando degnamente l'opera.
https://www.facebook.com/colossloth
(M/B'06)
DEISON, DEVIS
Bees
Cassetta (Luce Sia)

Cristiano Deison e Devis Granziera, due nomi storici della scena industrial sperimentale italiana si ritrovano per questa interessante collaborazione in uscita su nastro limitato a 60 copie, come di consueto con Luce Sia. Il titolo "bees" ossia "api" non è casuale e probabilmente simboleggia l'estrema cura in fase di esecuzione e missaggio e l'approccio strutturato che caratterizza i due artisti e conduce alla creazione di queste sette tracce che spaziano nei vari sottogeneri del noise. L'opener "Tape 01" è infatti una mescolanza di sonorità abstract/glitch che si combinano con comunicazioni radio immerse in rumori carsici. In "Equinox machine" fa capolino la voce di Devis immersa in soffici beat elettronici e gelide ambientazioni che evolvono in ardito sperimentalismo noise con "Anthophilia" a cui succede l'emozionante ballata elettronica "Blurred moon". "Eusociality" apre il lato b con stravolgenti loop caratteristici del bagaglio di Deison, mentre "Bees" è un artico intermezzo che prosegue nella lunga e soverchiante "Reprise", che chiude degnamente l'album.
http://www.deison.net;
https://www.facebook.com/devis.granziera
(M/B'06)
DIGITALIS PURPUREA
AnnA (La sua bellezza trasfigurata attraverso un bicchiere di J&B)
Download (Subalpina Industry; Danse Macabre Records)

Cristian Marovino, polistrumentista, tecnico del suono e sound designer torinese, sterza ancora una volta rinnovandosi e stravolgendosi con il sesto full-length uscito solo in digitale che, con l'occasionale omaggio ad Anna, probabilmente la fotografa e designer Lucylle Taschini che con lui ha collaborato in più occasioni, compie una nuova tappa della sua evoluzione musicale.
Due lunghissime suite per quasi ottanta minuti di musica, costituite sostanzialmente da esperimenti in campo field recording, con l'uso di sintetizzatori analogici e filtri. L'ascolto è come presumibile, piuttosto ostico anche per gli addetti ai lavori e va condotto e vissuto come quello che è, cioè un esperimento dei tanti compiuti da Cristian, eseguito egregiamente e con l'usuale perizia, ma disumanizzato e distaccato, nonostante il titolo un po' romantico ed un po' noir.
https://www.facebook.com/DigitalisPurpureaOfficial
(M/B'06)
HIDDEN REVERSE
Six cases of sleep disorder
CD (Azoth)

Operativo più che mai tramite la label proprietaria Azoth, Simon Balestrazzi unisce forze ed intenti con l’amico Massimo Olla (suo il progetto solista Noisedelik) per dar vita alla settima uscita d ell’etichetta isolana. La coppia Balestrazzi/Olla aveva in realtà esordito con il moniker HR nel 2015, anno di uscita della tape ‘Articulation 1 & 2’ limitata a sole 23 copie e licenziata da SoundScape713 in collaborazione con Old Europa Cafe. Nella miglior tradizione della cifra stilistica tipica della Azoth, Hidden Reverse si propone come duo assolutamente sperimentale e non covenzionale, sin dall’utilizzo da parte di Olla dei famosi (d)Ronin e (d)Bass, strumenti totalmente progettati ed auto-costruiti oggi utilizzati da non pochi musicisti della scena, anche a livello internazionale. L’arsenale di Simon è poi ampiamente noto, e vi basterà dare un’occhiata alle note del booklet per leggere a proposito di sax balloons, drum skin, icebells, gong, chalumeau e toy recorder. Cosa attendersi da un ensemble di tale ardita composizione? I sei episodi di ‘Six cases of sleep disorder’ esplorano taluni fenomeni patologici riguardanti il temibile universo dell’insonnia, rivisitandone sintomi e paure sotto forma di drones e frequenze dai tratti sinistri e disturbanti. Titoli quali ‘Night Terrors’ piuttosto che ‘Obstructive Sleep Apnea’ o ‘One More White Night’ (il pezzo più angosciante) vi preparano psicologicamente alle sensazioni di estremo disagio che le sei composizioni mirano a suscitare, peraltro centrando in pieno l’obiettivo. Consigliato caldamente, a meno che non soffriate d’insonnia, beninteso. O forse, chissà, un disco del genere potrebbe ben funzionare da cura e da antidoto contro le più recondite paure che si celano nella nostra mente, pronte ad emergere nel bel mezzo della notte.
https://azothrecordings.bandcamp.com/
(Oflorenz)
HIMMEL
Dancing leaves
Download (-)

Dopo l'ottimo debutto wave/synth-pop "A long cold Winter" del 2015 tornano gli Himmel di Luca Bluefire col nuovo "Dancing leaves", singolo che segue "Worthless" e "Why", usciti rispettivamente nel 2016 e 2017.
"Dancing leaves" ritrova il contributo dei pensieri e della splendida voce della francese Flora Lin, già presente in "Worthless" e ribadisce le ottime sensazioni del debutto e dei successivi singoli, lasciando una speranza sempre più concreta di poter assistere ad un prossimo full length.
Il brano, incentrato sul concetto del distacco e degli addii che talvolta tocca dare alle persone care, questa volta lascia maggiore spazio alla parte atmosferica e sognante del dream-pop di gruppi come M83, Chromatics e Beach House, mettendo da parte lo shoegaze che sembra appartenere al passato recente, anche se probabilmente rivela solo una delle tante sfaccettature della musica degli Himmel.
https://www.himmeldream.com
(M/B'06)
LAST DOMINION LOST
Abomination of desolation
CD (The Epicurean, La Esencia)

Giunto a compimento quest'anno, ma iniziato nel 2015 quando John Murphy era ancora in vita questo lavoro, inizialmente concepito come un album del side project di Murphy, Krank, di cui fa parte anche la moglie Annie Stubbs, qui a contribuire alla parte vocale, è in un certo senso un involontario testamento musicale se non della band, che sta andando avanti nonostante questa incommensurabile perdita, di Murphy stesso che ancora una volta, fedele alle sue radici affondate negli SPK, sabotatori insieme ai Throbbing Gristle del mondo musicale anni settanta, diffonde un'influenza oscura e primordiale. Con dieci brani e circa quaranta minuti di industrial old school come non se ne sente più ormai, i Last Dominion Lost riescono ad essere assolutamente aderenti a ciò che sono stati i pilastri degli esordi di questo genere che tanto successo ha mietuto negli anni, pur rinnovandosi e proponendo idee nuove, grazie sicuramente al contributo postumo di Murphy, ma anche al grande talento ed esperienza di Till Brüggemann e John Evans che hanno completato questo lavoro senza di lui. Come dal titolo, viene fuori in maniera prepotente l'ambientazione desolata che attraversa tutto l'album insieme all'alienazione delle fabbriche che caratterizzarono le uscite dell'Industrial Records e degli stessi SPK e generarono questo sottogenere del noise che poi finì per prendere il sopravvento. Tappeti sonori di varia natura e discontinui, ritmi lenti ed ipnotici e una voce posseduta che officia rituali incomprensibili e di grande effetto, accompagnano l'ascoltatore fino alla fine di questo viaggio malato verso la terra di nessuno insieme ad una splendida confezione in carta naturale che completa perfettamente questa uscita limitata a 500 copie.
https://www.facebook.com/LastDominionLost
(M/B'06)
LYKE WAKE
Tavola Anatomica III
CDr (Tavole Anatomiche)

Tavole Anatomiche é una piccolo etichetta indipendente nostrana che sta dedicando una serie di uscite in formato Cdr professionale agli anatomisti del XVI secolo Giulio casseri ed Andrea Vesalio, autori di una serie di affascinanti acquaforti e litografie che fanno bella mostra di sé sull’artwork dei dischetti. Ogni ‘tavola’ è interpretata e sonorizzata da un differente artista della ‘grey area’ italiana, in questa sede di occupiamo della terza uscita, ‘Tavola Anatomica III’, che vede come autore il grande Lyke Wake, al secolo Stefano Di Serio. Limitata a 36 copie 8come tutte le uscite della raccolta), la terza Tavola rielaborata da LW si esprime, nella miglior tradizione dell’autore capitolino, in un’unica, lunga traccia di quaranta minuti, intitolata ‘Autopsy of The Fallen Dream’. Il ‘symphonic dark-prog’ di Stefano è quanto mai congeniale nel musicare le inquietanti opere litografiche degli autori cinquecenteschi, e perdersi tra le spire ariose dei suoi soundscapes osservando i pregevoli disegni dell’artwork sarà esperienza assolutamente appagante. Molto bella la lunga coda finale della suite, in cui le tastiere disegnano movimenti più briosi creando discontinuità con l’ambient sinfonico della prima parte. Custodito all’interno del package troverete anche un fac-simile di cartellino necroscopico con tanto di ago da sutura in plastic, ideali nel riprendere e completare il concept dei lavori di Casseri e Veselio. Ricordiamo che le precedenti Tavole anatomiche sono state interpretate musicalmente da Le Cose Bianche/Suction Melena e Carcinogenesi, mentre successivamente all’uscita di Lyke Wake l’elvetico Djinn ha lavorato sulla quarta, e ad oggi ultima tavola. Tutte le uscite sono del 2017, restiamo in attesa dei prossimi capitoli di una serie che si preannuncia alquanto interessante!
http://lykewake.wixsite.com/lyke-wake
(Oflorenz)

SCORPIACEE
Prescrizione 29 (La somiglianza precede la realtà)
Cassetta (Spectral Landscape Productions)

Marco Malattia, attivo in ambito musicale e principalmente noto per i suoi lavori di videoarte sperimentale cinematografica, in ambito hardcore estremo col progetto "Channel 309", a sua volta una "proud-action" dei "V.L.F. Laboratories", i cui video sono distribuiti dalla prestigiosa Black Lava Entertainment, esce con questa raccolta su cassetta limitata a sole 31 copie di brani minimal electronic doomcore, perlopiù utilizzati come colonna sonora dei suoi cortometraggi. Per chi non lo conoscesse, le sue pellicole trattano con abbondanza e dovizia di particolari di torture, sadomasochismo e violenza in genere con ampia presenza di sperma, saliva, vomito e urina, pellicole disturbanti ed assolutamente sconsigliate anche ad un pubblico già di stomaco forte, ma che hanno gettato una luce di novità nel panorama estremo internazionale. Tornando alla musica, i brani sono tutti strumentali con titoli che riferiscono ai vangeli apocrifi e non, con la classica attitudine a rivestire di un alone di religiosità e misticismo che si portano dietro gli autori di rituali come nel caso del Malattia, attraverso i suoi lavori. La musica è ritmata e incalzante, morbosa e disturbante, un misto di rhythmic noise, glitch e abstract, distaccata e ossessiva, perfettamente in linea con la proposta artistica di Malattia.
https://www.facebook.com/Scorpiacee-256284038197848
(M/B'06)

STOPPER 72
Radio Neurora
CD / download (Autoproduzione)

“Radio Neurora“ è il terzo album del progetto solista strumentale del romano Gabriele Colandrea, già chitarrista della band new wave La Claque di Dafne. Il disco nella sua versione fisica è limitato a sole 72 copie numerate, serigrafato come un vinile e racchiuso in un packaging molto particolare: una scatola di metallo ricoperta da una copertina di carta pergamena legata con lo spago, con tanto di spilla e adesivo.
La musica si articola in 5 tracce piuttosto lunghe ma, a differenza del precedente “Roibeard”, più orientato verso un prog metal contemporaneo, Gabriele recupera certi umori wave delle origini, fondendoli con sonorità più aggressive e dilatando il tutto con dosi di post rock e psichedelia in modo da ottenere una ideale colonna sonora o musica da “viaggio” (in tutti i sensi vogliate intendere), inclassificabile sotto un genere o stile definito, dove risalta sempre l’attenzione per la ricerca melodica, nella quale le multiformi chitarre suppliscono egregiamente alla mancanza del cantato.
Se il talento eclettico del nostro con la sei corde non ci è nuovo, sia in veste solista sia ritmica, questa volta spicca particolarmente anche il basso, mixato sempre in grande evidenza, con un suono selvaggio e riff interessanti ed articolati. Una curiosità sul concept del lavoro: esso è ispirato a un uomo che ha vissuto per quattro anni rinchiuso in una stanza sul litorale romano accompagnato solo da una radio e da ogni tipo di sostanza stupefacente reperibile. Un plauso quindi a Colandrea, che si conferma polistrumentista e compositore – ma anche produttore visto che ha fatto tutto da solo, come sempre – di grande gusto e spessore, capace di rinnovarsi ogni volta e di rendere scorrevoli ed emozionanti brani della lunghezza media di 10 minuti.
https://stopper72.bandcamp.com
Contatti: stopper72@gmail.com
(Fabio Degiorgi)

TEMPLEZONE
Plastic Love
Download (FinalMuzik)

Esce solo in digitale questa raccolta di remix della traccia omonima presente già sul debutto ad opera di vari musicisti della scena elettronica internazionale con gli inediti "Xland" e "Assited suicide" rispettivamente ad aprire e chiudere l'album. L'opener è un pezzo downtempo accompagnato da una voce femminile sussurrata, mentre la traccia conclusiva è un pezzo synthwave dai ritmi blandi e ipnotici. Le tracce nel mezzo sono appunto le varie revisioni del successo di Neosphera. Moreno Padoan inizia il suo remix già dal titolo trasformandolo in "Elastic love" e stravolgendolo in un brano break beat irriconoscibile. Quello successivo vede Jade Kenaz contribuire con la sua bellissima voce, mentre Evan Friedel dà la sua versione idm/rhythmic noise. Il duo electro/industrial italiano Blank crea invece una versione quasi cantautorale, seguita da quella di synth-pop liquido dei Delenda Noia che è forse il pezzo più emozionante. In ultimo giunge Diego Merletto noto per i suoi "The Frozen Autumn", qui con un remix dai toni oscuri proposto in chiave electro/idm.
https://www.facebook.com/templezone
(M/B'06)

TRAUM JESTERS
Subliminal…AEnd?
CD (-)

Dopo l'ep omonimo di debutto nel 2014 e i due "Deformed" e "Freedom CIrcus", arrivano al terzo full length i romani Traum Jesters.
La band invero è un terzetto formatosi a cavallo tra Roma, Londra e Madrid, supportato in questo caso dal session Mariano Celentano dietro alle pelli, anche se le fasi di registrazione e mixaggio sono condotte a Roma ed i nomi dei tre sono indubbiamente italiani.
Il genere trattato è una mescolanza di electro-industrial-metal e darkwave, rimasta sostanzialmente invariata in questi tre anni, insieme alla costante divulgazione nei testi di tematiche piuttosto profonde e legate agli aspetti civili e sociali della società moderna. E così dopo "Deformed", in cui si parla di emarginazione dalla società, "Freedom Circus" alle prese con le trappole dello show business, arriviamo a "Subliminal...AEnd?", dove viene affrontato il complesso e spesso spietato mondo del lavoro e la società attraverso un moderno grande oratore, che si mette al servizio di una entità oscura, persuadendo e manipolando intere folle, ma generando una crisi di coscienza interiore. Il suono e le trame musicali in questi pochi anni hanno acquistato una maggiore consapevolezza e versatilità, rimanendo sempre in un ambito piuttosto mainstream sulla scia della sempre maggiore contaminazione industrial della scena musicale mondiale, ma senza perdere l'ispirazione iniziale. Non manca nulla per fare il grande salto, a parte forse maggiore visibilità.
https://www.facebook.com/traumjesters2014
(M/B'06)
URZE DE LUME
Vozes na neblina
CD (Equilibrium Music)

Terza uscita e primo ep per questi portoghesi alfieri di una musica folk lenta e malinconica in due versioni, una racchiusa in digipak e l'altra in busta cartonata in edizione da collezionisti con annesso pezzo di legno e cartolina autografata dal gruppo limitato a sole 50 copie,
già andata esaurita.
Quattro nuovi brani, due preludi con narrazione ad opera dei sodali Àrnica che prendono il titolo dall'ep e che introducono due brani strumentali coinvolgenti ed emozionanti, omaggianti la bellezza dell'autunno coi suoi colori ed atmosfere.
I pezzi sono assolutamente solidi ed in linea con i precedenti due lavori: uscita da non perdere per gli amanti del genere e di questo gruppo.
http://www.urzedelume.com
(M/B'06)