And Also The Trees
Italian Tour 2025
Bologna, 14 Giugno 2025
Testo di Luca
Sponzilli
Foto di Barbara Lodi

La tappa all’ombra
delle due torri, ha chiuso il mini tour in terra italiana
degli And Also The Trees, la formazione britannica
(del Worcestershire –UK-) che con la pubblicazione
dell’ultimo album Mother-Of-Pearl Moon, quattordicesimo da
studio, ha festeggiato i quarant’anni di attività. Un
passaggio obbligato per chi già conosce ed apprezza le loro
melodie crepuscolari e malinconiche, sospese tra passato e
presente, in sintonia con quelle di colleghi della stessa
epoca quali Breathless, Chameleons, Cure o Sad Lovers,, uno
stile riconoscibile che ha come elementi distintivi la voce
recitata di Simon Jones e la chitarra del fratello Justin,
le cui tonalità la rendono molto simile alle vibrazioni del
mandolino. Con i due, sul palco del Botanique, a completare
la line-up Grant Gordon, al basso, Paul Hill, alla
batteria, e Colin Ozanne, polistrumentista francese che
suona tastiera/clarinetto/sassofono e seconda chitarra. Il
programma della serata si è dimostrato variegato, dalla
cosiddetta dark-wave degli esordi alle atmosfere smoky
vagamente jazz dei ’90 fino alla versione più acustica degli
anni duemila, per un totale di sedici brani suonati.
Per gli amanti delle statistiche la setlist, per ordine di
esecuzione -fra parentesi l’album d’appartenenza-, è stata:
Prince Rupert (Farewell To the Shade), Beyond Action &
Reaction (The Bone Carver), Your Guess (The Bone Carver),
The Whaler (Mother-Of-Pearl Moon), Town Square
(Mother-Of-Pearl Moon), Dialogue (The Klaxon), Virus Meadow
(Virus Meadow), Valdrada (Mother-Of-Pearl Moon), In A Bed In
Yugoslavia (The Bone Carver), Brother Fear (Angelfish),
Paradiso (Angelfish), i singoli Shantell (1983) e There Were
No Bounds (1984), Domed [(Listen for) The Rag and Bone
Man] più River Droite [(Listen for) The Rag and Bone Man] e
Slow Pulse Boy (Virus Meadow) come encore. In buona sostanza
The Bone Carver e Mother-Of-Pearl Moon i più saccheggiati,
il resto un equilibrio tra ieri ed oggi, con il pregio –e la
capacità- di saper raggiungere un pubblico eterogeneo e dal
palato fine.
