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NOT MOVING L.T.D.
Love Beat
LP / CD (Area Pirata records)


di Luca Sponzilli

La mia personale conoscenza con la musica dei Not Moving avviene all’indomani della pubblicazione (e del conseguente acquisto) della Compilation “Gathered” all’interno della quale gli stessi presenziavano con il brano “Baron Samedi” e le cui sonorità erano completamente differenti dalle altre formazioni che ne facevano parte. Continuo a seguirli con un certo interesse/entusiasmo ed i successivi lavori, specialmente l’eccellente “Sinnermen” prodotto da Federico Guglielmi, mettevano d’accordo all’unisono New-Wavers, Dark, Neo-Psichedelici e Punk, in buona sostanza tutti gli amanti di un certo tipo di musica per ambito stilistico appartenente all’asse Cramps/Gun Club/X. Oscuri, minacciosi e provocatori al punto giusto, dotati di un forte sex-appeal e musicalmente validi, i Not Moving incarnavano alla perfezione lo spirito della Rock’N’Roll band ma dopo “Flesh On You”, registrato nel 1988 per la Electric Eye records di Claudio Sorge, poco o nulla se non un paio di raccolte edite dalla Spittle, l’inedito “Land Of Nothing” originariamente registrato nel 1984 ed un mini LP “Song Of Myself” con il gruppo ai titoli di coda e gli ormai ex componenti dediti ai loro rispettivi progetti individuali.

A distanza di tre decenni Lilith, Tony Face e Dome La Muerte affiancati dalla chitarrista Iride Volpi a completare la line-up, tornano insieme pubblicando un nuovo album intitolato “Love Beat” seguito dell’ottimo 45 giri uscito nel 2019. Ad eccezion fatta per il nome della formazione ( i nostri hanno aggiunto all’originario la sigla LTD anacronimo delle loro iniziali) “Love Beat” suona proprio come lecito aspettarsi: diretto, coinvolgente, senza pause, nove tracce in appena trenta minuti nella migliore tradizione Garage-Punk o meglio, nella migliore tradizione Not Moving ed ognuna è un anello che unisce istinto primordiale, r’n’r ed esperienza, una sottile linea a dividere il passato dal presente. E’ encomiabile il lavoro alla batteria di Bacciocchi nel reggere da solo l’intera sezione ritmica (manca il basso) tra le due veementi chitarre che si agitano tra la voce graffiante di Lady Rita Oberti. “Deep Eyes” infiamma fin da subito l’ascolto (e l’ascoltatore) risvegliando sopite emozioni per proseguire con il gotha-billy di “Goin’ for A Ride”. Il Blues-Punk di “Down She Goes” e della vibrante title-track si alterna alle crescenti ballate di “Dirty Time” e “Don’t Give Up”, “Primitive” è un brano ‘60s oriented mentre in “Rubbish Land” aleggia il fantasma di Jeffrey Lee Pierce.
Conclude questo gradito comeback la breve “Red Line” sinistro epilogo narrante della Sacerdotessa Lilith.
Ora ascoltatemi bene, i NOT MOVING sono stati probabilmente il gruppo che meglio ha rappresentato il Rock Italiano degli anni Ottanta, hanno aperto i concerti a gente del calibro dei Clash e di Johnny Thunders (tanto per fare due nomi a caso) ottenendo il rispetto e la considerazione della critica musicale, fregandosene di tutto e di tutti in un esaltante “modus operandi” dall’elevato indice di gradimento e questo non lo dico io ma i fatti. “Love Beat” è un disco perfetto, una logica conseguenza ed una conferma di quanto appena esposto, consigliarne l’acquisto è un atto dovuto.

Link: https://areapiratarec.bandcamp.com/album/love-beat