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TEJAS ASTRAS
"Alien decadence"
CD  (Charun Prod.)

di M/B’06

Arriva finalmente il secondo album per questo terzetto torinese che ha debuttato nel 2020 con l’omonimo album “Tejas Astras”.
La proposta del duo Denny Deimos e Frank Sirius, a cui si č aggiunto da poco il bassista e batterista Gustav Sulfur, musicista molto preparato e di esperienza decennale, si muove a cavallo tra occult/prog rock, electro-synth e new wave/post punk, affrontando tematiche piuttosto inusuali ma straordinariamente interessanti, ossia l’innegabile legame esistente tra archeologia, storia antica, ufologia e contattismo, e soprattutto il grande mistero dell’origine dell’uomo.
I tre, supportati da Cristiano Santini (Disciplinatha, Dish Is Nein) in fase di mix e mastering come gią per il debutto, combinano le loro variegate influenze come elementi alchemici di cui riprendono i simboli, Sirius “fuoco”, Sulfur “solfo” e Deimos “ferro e fuoco” (o almeno questo č quello che i miei parziali studi in materia mi dicono), nella eterna ricerca trascendentale della pietra filosofale che, in questo caso sarą il significato stesso della nostra esistenza.
Otto tracce cantate in italiano che attingono a piene mani dai migliori Litfiba, mescolandoli sapientemente col rock anni ’70: il suono č ben bilanciato, scarno, dal sapore profondamente eighties nella sua essenzialitą.
Arpeggi di chitarra duettano con una batteria che detta i tempi e le tastiere che danno un tono di oscuritą, che riporta all’horror metal dei Death SS.
Č un album inusuale, dalle coordinate stilistiche inesplorate, di grande personalitą ed originale sotto tutti i punti di vista, una boccata d’aria fresca nel panorama italiano, con radici saldamente ancorate a quanto di bello ha fatto vedere questo paese negli ultimi anni.

Link: https://www.facebook.com/TejasAstrasband