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VV.AA.
"In the constellation of Libra"
CD (Hellbones Records)

di M/B’06

 

La gang di ragazzacci che ha il suo nucleo fondante nell’area ligure-piemontese e che ha già all’attivo altri album celebranti, più o meno sommessamente, altrettanti casi di cronaca nera, ossia “Kommando Stasi 9:15 9:30” e “Amanda in the sky with diamonds”, si riunisce ancora una volta ed estende l’invito a nuovi ospiti altrettanto illustri della scena nostrana, gettando questa volta lo sguardo su un grande classico dell’omicidio seriale, ossia Donato Bilancia, che imperversò proprio nelle zone dei nostri tra il 1997 e il 1998, generando grande impressione e rimediando 13 ergastoli, come le tracce di questa compilation.
Øflorenz, abbandona musicalmente il sodale Dario Neri, qui con SKR Project, ma assiste agli “ergastoli”, tramite copertina e grafica da lui preparate, con la costellazione di libra assieme alla sua Barbie ed al suo vagone, quest’ultimo già protagonista delle performance dal vivo di Artico Cvlto: a proposito di vagone, proprio il treno, protagonista di molti brani, funge quasi da mezzo di cambiamento nel modo di agire di Bilancia, che, iniziando a colpire a caso sulle linee ferroviarie, seminerà il terrore. Il primo a cogliere questo spunto è Wurt Organum, con un brano tagliente ed oscurissimo, fatto di elettronica pervasa di ritmi frenetici, urla femminili e inquietanti voci distorte, che porta alla mente il primo omicidio in “Non ho sonno”, appunto sul treno.
Cecco Testa con Secrezione Post Traumatica rimane in tema con altrettanta brutalità e dissonanza col brano “Siderodromofobia (paura dei treni)” a corollario del suo concept “Paure” uscito nel 2019. Andrea Lombardi, presente sulla compilation anche con Frazione Armata Della Zona Neuronale, Raffaello Bisso e Francesco Marin portano qui come My Right of Frost un brano come sempre molto sperimentale dal titolo “Keine Gegenstaende”, che ragionevolmente riprende la celebre targa in tedesco sui treni che raccomanda di non gettare alcun oggetto dal finestrino. Lele Synth crea un intermezzo ambient che fa tirare il fiato dopo questo prodigioso bombardamento di frequenze, a cui segue l’inquietante pezzo snuff electronics “Genova Ventimiglia sola andata” di Giovanni Leonardi (Carnera, Senketsu No Night Club).
La velenosa techno/trance dei Drakos Klan, rappresenta una interessante anomalia nella compilation, succeduta da Dan PK, autore di un collage sonoro dei telegiornali dell’epoca e industrial, sullo stile dei Laxative Souls.
Completano la raccolta Stefano Bertoli, Kapalika, Rapace e (dead) Flowers Under Ruins, con altrettanti brani. Ne nasce un lavoro variegato e ricco di spunti che non tradisce le aspettative e interpreta alla perfezione la deriva perversa e violenta di questo personaggio assolutamente atipico, persino nella galassia degli assassini seriali.

Link: https://hellbonesrecords.bandcamp.com/album/in-the-constellation-of-libra