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the BELLWETHER SYNDICATE

intervista di Daniele Danny Zanoni

Mi accingo a parlarvi di quella che a parer mio e credo per tanti di voi, è ed è stata la punta di diamante di tutto il movimento goth e deathrock nel panorama mondiale. Sto parlando di William Faith, fondamentale, infatti, la sua presenza in pietre miliari quali furono i Christian Death e gli Shadow Project, non che la sua militanza nei capolavori dei Mephisto Waltz, altrettanto rilevante la sua presenza nei Sex Gang Children, veri e propri mostri sacri. Di altrettanta rilevanza il suo ruolo di ospite negli albums degli iconici the Eternal Afflict e Catastrophe Ballet. Ricca fu la discografia con i maestosi Faith and the Muse ma non dimentichiamoci degli splendori degli esordi con i Wreckage, fino ad approdare ad oggi tra le fila dei gloriosi March Violets e a deliziarci i palati con il suo "nuovo" progetto the Bellwether Syndicate, coadiuvato dalla bella e brava, non che gentilissima moglie Sarah, con i quali sono calati in Italia per una data allo Ziggy club di Torino, si è aggiunta in ultimo, a sorpresa, un'altra data italiana all'Ekidna di Carpi.
Per motivi di spazio, ho volutamente tralasciato di annoverare altri non meno importanti progetti del nostro impegnatissimo William, ci vorrebbe uno speciale per citarli tutti, non ultimo il mixaggio del nuovo singolo dei Corpus Delicti "Chaos"-
Qui di seguito troverete l'intera intervista da me fatta a William Faith e alla moglie Sarah Rose, incentrata sull’ultimo album dei the Bellwether Syndicate "Vestige and Vigil”
Buona lettura e a presto.

Non c'è alcun bisogno di presentazioni per un artista come te e per i tuoi progetti e apparizioni come un membro d'onore in altre rinomate bands, puoi spiegarci un po' tutta la produzione sotto l'egida dell'album "Vestige and Vigil e il significato dietro il titolo dell'album stesso?
William:
quando ci siamo messi al lavoro sull'album, le canzoni si sono evolute nel corso della pandemia, e ci è sembrato di cadere in una o due categorie: Vestige una celebrazione di ciò che rimane, e Vigil-uno spazio di contenimento e guardare a ciò che è andato perduto.Si e aggiunto anche il fatto che l'album l'abbiamo pubblicato su vinile, poiché dovevamo pensare alle facciate dell'album per la prima volta dopo diversi decenni; quindi, anche questo ha influenzato il processo.

Quale il significato dietro il nome "the Bellwether Syndicate"?
William: il nome vuole suggerire una sorta di concetto "rock and roll mafia, Bellwether, significa qualcuno che possa prevedere le tendenze e i cambiamenti che stanno arrivando e Syndicate, come in un gruppo o organizzazione collettiva. Quando messi assieme, questo ci descrive abbastanza bene, credo.

Nell' intro "Vestige, la fa da padrone, la tua chitarra e i nostri ricordi vanno alle tue presenze passate nei Mephisto Waltz e ai lavori con i Faith and the Muse...
William:"Vestige" richiama molto alcuni dei miei lavori precedenti, e mi sono sentito bene nell'esprimerlo qui, mi sembrava giusto e penso che fosse l'idea giusta per aprire l'album.

Coinvolgente la canzone "Beacons" ma quale il vero messaggio dietro ad essa, qualcosa o qualcuno alla deriva, disperso... perdere te stesso?
William: "Beacons" è semplicemente una canzone d'amore verso i nostri fans: la nostra famiglia. Ogni spettacolo è come un mare nero, ed è stato perdere te stesso, ma loro sono i fari che ci guidano, e ci portano sani e salvi a casa, ogni notte.

Punk riffs e una chitarra goth ci presenta “Noir thing" parla di uno stile di vita radicato negli anni? Un tuo particolare stile di vita?
William: "Noir thing" gioca sull'idea Syndicate, ed invita le persone a unirsi al nostro modo di vivere; la nostra famiglia.

Altro atto e proclamazione di rivolta è "We all rise" raccontaci qualcosa al riguardo e parlaci del video.
William: "We all rise” significa trovare il coraggio di alzarsi e reagire senza però perdersi nel processo - restando sempre connesso a chi sei, e mantenendo accesa la scintilla divina. Il video è stata un'opportunità per coinvolgere i nostri amici e fans nella narrazione, e dimostrare la forza dei numeri.

Anche in "Republik sembra di ascoltare un altro proclama per un mondo disadattato per ogni individuo, o mi sbaglio?
William:"Republik" è un commento sui Social Media e sul mondo isolato e binario che abbiamo creato per noi stessi. Tutto e bianco o nero - abbiamo perso tutte le sfumature di grigio, e abbiamo perso la capacità di parlarci, e una tragedia che stiamo vivendo in tempo reale."

“Clarion” cantata da Sarah, sembra essere come un canto di libertà, interpretabile, dopo due lunghi anni di pandemia e tutte le conseguenze derivate da ciò, diteci qualcosa al riguardo...
Sarah Rose: la canzone parla di alcune esperienze personali e significa anche parlare del trauma collettivo più ampio del nostro mondo che sperimenta l'isolamento ed altri effetti della pandemia ma è un invito a imparare e a superare le esperienze negative di allora (e della vita in generale) e un incoraggiamento a sollevarsi a vicenda, celebrare la crescita e riconoscere il trionfo nostro e della nostra comunità.

In "Vigil" dici "The year take all, I remember the fragrance that pulls me like the tide to what's been lost” ma cosa è andato perduto, per te, in questi anni? Cosa significano per te quelle lancette che ticchettano senza sosta? Un pensiero disperato contenuto anche nella successiva "Dystopian Mirror".
William: “Vigil” riguarda la perdita di qualcuno mentre è ancora vivo; la sensazione orribile quando qualcuno è in preda alla dipendenza, ed è così brutto che tu li abbia già sepolti nella tua mente, continui a sperare per il meglio, ma ti aspetti il peggio."

Una denuncia contro la violenza giovanile e il disprezzo per ogni tipo di guerra possono essere entrambe interpretate in "Wetworks"...
William:"Wetworks" è una reazione alla cultura delle armi e alla violenza armata qui negli Stati Uniti, è un commento su come le armi da fuoco sono viste come virili e macho, e la feticizzazione delle armi, con poco o nessun riguardo per la violenza, morte e perdita derivano dalla loro proliferazione e utilizzo.

"Golden Age" sembra una sorta di dedica, cosa intendi con la frase, "Save your tomorrows from yesterday, steal every second and all it brings my friend"? Molto bella cantata a due voci.
William: "Golden Age" parla del pericolo di perdersi nella nostalgia; di sacrificare il domani per ieri. Una trappola in cui le persone cadono man mano che invecchiano; smettono di uscire, smettono di impegnarsi in qualcosa di non familiare, smettono di parlare con i più giovani e invece cercano ciò che sanno e ricordano dalla loro giovinezza, è così triste da vedere, ed è sempre più comune - quindi questo è un avvertimento che le persone hanno bisogno di sentire, Sarah e io ne parliamo molto, come vediamo spesso, quindi aveva senso farla in duetto."

Risentimento, rimpianto, cosa alimenta il testo della canzone "And if We Miss The Night"? Hai qualche rimpianto nella tua vita? Se puoi raccontarcelo... Mi congratulo con te anche per i testi e tanti complimenti per la tua voce, una lieta rivelazione già ascoltata in passato su alcuni vecchi lavori con i Faith and the Muse.
William: "And if We Miss The Night" parla di una persona intrappolata in un momento che non riesce a superare, in questo caso, si tratta di qualcuno che sente di aver vissuto un momento irrisolto con il destino e di non riuscire a superarlo, è tragico e, in questo caso, riguarda qualcuno che conoscevo."

"Voltairine" a chi è dedicata? Ho dei dubbi al riguardo e non commenterò.
William: "Voltairine" riguarda Voltairine De Cleyre, un'anarchica americana della fine del 19° inizio del 20° secolo per la quale nutro una grande ammirazione. La melodia evocava nella mia mente un'immagine di lei, e mi sembrava opportuno stabilire il collegamento."

10...12 date in Europa, sinceramente ne ho perso il conto. Tirandone le somme, quali sono le tue impressioni al riguardo? I tuoi progetti futuri? Se puoi rivelarcelo...
William: "il tour europeo è stato una gioia assoluta, e atteso da tempo secondo me, è stato fantastico tornare in così tante di queste grandi città e finalmente entrare in contatto con la famiglia Bellwether in tutto il continente. E' stato stupefacente. La prossima cosa sarà fare ancor più tour, ma non posso ancora parlarne..."

Un ricordo di Rozz?
William: "un ricordo di Rozz... immagino che uno potrebbe essere quando stavamo registrando materiale con i Christian Death, e stavo suonando quella che sarebbe diventata la canzone dei Faith and the Muse "Annabell' alla chitarra acustica all'aperto durante una pausa... l'ha sentita, è venuto da me e ha detto "puoi fare qualcosa del genere su "The Angels"? Penso che sarebbe perfetta per quella canzone alla fine non quadrava del tutto, ma ho creato una parte più semplice che funzionasse con la canzone, e basta.


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