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Intervista by Gabrydark
Foto by Giancarlo Donatini

 

Shadow mission è la vostra ultima fatica , cosa vi aspettate da questo CD?
ELENA – Questo album ha una missione ben precisa, quella di far incontrare il passato e il futuro prossimo. Abbiamo riproposto al pubblico alcuni dei brani storici, con nuovi arrangiamenti, che potessero adeguarsi ai nuovi “KC”, senza tuttavia perderne l’afflato iniziale. Così "Heldenplatz" è qui preceduta da un’intro di violino - che differisce nella versione su digipak da quella su vinile - romantico e allo stesso tempo indomito e frizzante, per poi partire fortificata da un apparato ritmico che la rende energica e dinamica. Ma la canzone per noi di spicco è “Odyssey Europa”, che anticipa il titolo dell’ormai imminente ‘Best of KC’ che porterà tra l’altro lo stesso titolo. Confidiamo molto che i brani nuovi contenuti in “Shadow Mission”, possano essere scoperti da un pubblico che, come speriamo, non si fossilizzi esclusivamente su ciò che già conosce, ma abbia voglia di dare spazio alle novità. Da spettatrice, ammetto che spesso è piacevole ascoltare ciò che già ci è noto e e ci appartiene, ma come musicista attiva, tengo particolarmente alla possibilità che le nuove idee musicali possano trovare il proprio spazio e la giusta considerazione.

Oltre ai classici "Helden platz", veramente bellissima con l'entrata di violino , "Edges", "K pax" vi sono brani nuovi e anche strumentali con sonorità particolari: sarà la vostra nuova strada?
ELENA – E’ difficile per noi seguire una strada unilaterale, come già si è visto in precedenza. Prerogativa di questa band è lo spostarsi con rapidità in un ambito piuttosto che in un altro, e, nel bene e nel male, questo fa parte di un grande interesse verso la ricerca. Crediamo, appunto, che sperimentare sia proprio non avere paura di imbattersi in strade nuove e non fare forzatamente musica strana, sempre che questo termine abbia ancora consistenza reale. La vera ricerca deve oltrepassare i generi musicali, le sembianze stilistiche e deve vivere attraverso la visualizzazione di un pensiero, di un’emozione, senza essere frenata dal rigore insito nell’uso delle categorie. Noi cerchiamo di dar vita con sincerità assoluta a qualcosa che in un determinato momento possa appartenerci davvero. Al momento, siamo una specie di fiume in piena, ci piacciono i battiti cadenzati e forti e ci piace parlare di nuove possibilità di vita e di bellezza. Di certo non c’è in noi un nervo che abbia smesso di volere far muovere gli animi con la nostra musica.

L'annullamento del live di Massa del 25 aprile, sconcertante, mi spinge a chiedervi un commento su questo che mi sembra un boicottaggio. Che ne pensate?
ELENA – Sembra che, pensare cosa possa spingere alcuni a darci guerra in modo così ossessivo, sia diventato il passatempo più gettonato per i Kirlian Camera. Se ci pagassero per quanto pensiamo, saremo sicuramente molto ricchi! Non ci sono troppe possibilità di giustificare una non-logica che ormai ci “mobbinghizza” da tempo. Vedi, qualcuno pensa che dietro ai KC ci sia una sorta di politicizzazione destroide che pervade la nostra musica, il nostro modo di vestire, i nostri atteggiamenti e spesso certa gente si comporta come mosche che ti entrano in casa uggiando le tue giornate. Si vuole continuamente comunicati stampa da noi, farci ammettere cosa votiamo. Ma, la realtà è che ad Angelo il riporto proprio non sta bene. E, dal momento che Dio ha progettato per lui una vita senza parrucchiere, e, infierendo, gli ha costruito pure una faccia che non fa pensare ad un simpaticone, ecco che non mancano neppure le aggravanti… L’annullamento del concerto di Massa? L’ennesimo fastidio. Ti cercano, ti fanno perdere tempo, ti dicono di suonare il giorno della liberazione però poi ti fanno notare che, tesoro, per te è davvero un giorno sconveniente. Gli rispondi che non puoi aver paura di fare musica, altrimenti la liberazione a cosa è servita?! A chi è servita?! E la democrazia esiste solo per una parte? E Lenin o Stalin sono bambini più buoni del bambino Hitler?! …Ma Angelo Bergamini è pelato, santo Dio, e pure un po’ stronzo! Sì, è giusto boicottarlo! E boicottare il suo gruppo fatto di una cantante e una violinista muso giallo, che hanno buttato il loro tempo al conservatorio per sentirsi accusare ora. A morte lui e il suo gruppo di merda! Quel gruppo che è alla disperata ricerca di bellezza, che non stima più di tanto quei ricchi borghesi vestiti da fricchettoni che insozzano le strade perché non sanno come passare il tempo, quel gruppo che, se un extracomunitario ubriaco e senza permesso di soggiorno violenta la sua vicina di casa, deve far finta che vada tutto bene per non essere tacciato di nazismo, un gruppo che ormai parla di K-PAX come ultima via di uscita…

Una domanda, a cui sarete stanchi di rispondere, è come mai avete cambiato etichetta?
ELENA – Le etichette sono come la vita: una grande rottura! La nostra ex era particolarmente sbagliata per noi. Ci vendeva, ci faceva su 2 soldi e poi se ne andava soddisfatta con il bottino in grembo. Noi vogliamo di più dei soldi, molto di più…

Oltre A Shadow .. il vinile Odyssey: un'operazione di culto, che voi avevate già realizzato e che ora sembra essere gradita da molti gruppi. Cosa ne pensate di questo ritorno al vinile?
ELENA – Doveva succedere! E’ l’ovvia reazione allo scaricamento selvaggio e squalificante. Al di là dei moralismi scontati che non posso permettermi di fare, c’è il discorso della q ualità. Dopo che ti ritrovi la casa disseminata di cd clonati, con copertine, nella migliore delle ipotesi, fotocopiate, scopri che il Dio Sgombro si sta immancabilmente impossessando di te. Creare una forma d’arte più dignitosa ti fa sentire meglio. Tu, ragazzo clonatore, senti allora il sanguinante desiderio di un bel vinile, che esporrai, sì, con un po’ di fatica, se hai una casa piccola e piena di roba come la mia, ma troverai piacere nel “guardare e toccare“ la musica, un piccolo brivido!

La vostra discografia è ricca e pregevole , ma io metto in primo piano l'album Solaris , dove l'interpretazione del film di Tarkovskij è incredibile . Pensate di ripetere un'esperienza musicale simile?
ANGELO - Credo che scelte simili possano avvenire ancora, ma, al momento, siamo diretti su altri territori. Il mio progetto Uranium Polar-Ihs 1972 (ex Uranium USSR 1972) ogni tanto si accosta maggiormente alle sonorità che hai citato.

Qual è invece per voi o quali sono gli album che vi hanno dato più emozioni nel realizzarli?
Coincidono con quelli che scandiscono la vostra evoluzione stilistica?
ELENA – Per me coincide con il più sofferto, che, senza dubbio è “Invisible Front. 2005”. Il lavoro su questo album è stato lungo e non privo di difficoltà. Il nostro buttarci a capofitto in un futuro ai limiti del credibile, ma toccato dai nostri pensieri, come se fossero enormi e lunghe braccia, ci ha resi ancora più estranei alla realtà con cui dovevamo fare i conti. Stavamo nuotando oltre il confine, avvolti, quasi barricati, direi, in una zona nuova, scegliendo però di rendere i suoni vintage, attraverso l’uso di vecchi sinth elettronici, proprio nel momento della svolta “total-software”. Di sicuro ci stavamo scindendo dal presente in un modo talmente prepotente che ogni nostro attimo di vita fuori dall’album era completamente fuori da noi stessi. “Invisible Front”, appunto, è stato il primo di una nuova ondata di pensieri, doloroso e significativo come non mai, impossibile non esserne segnati.

ANGELO - Tutti quelli da “Still Air” (uscito nel 2000) ad oggi. Aggiungerei anche “Todesengel” (1991) e”Unidentified Light” (1999), più l’EP “Drifting” (1998).

Una domanda sulla situazione generale della musica in Italia : cosa ne pensate ? E come mai alcuni generi faticano così tanto ad entrare in un contesto di maggior diffusione... come appunto l'electro dark?
ANGELO – Ne penso talmente male che mi mancano le parole per esprimere quanto ne penso male. La cosa drammatica è che all’estero è pure peggio. Forse, se si spendessero più soldi per produrre determinati gruppi con poche idee buone ma confuse, la gente potrebbe apprezzare maggiormente un genere che fa comunque schifo, per quanto mi riguarda, e che non dice nulla da circa 20 anni. Io odio chi non è capace di fare niente con la musica oggi, con tutte le facilitazioni tecnologiche che ci sono e con tutti i soldi che spesso questi pagliacci hanno in tasca.

Ho letto che Tu Angelo partecipasti alla produzione di studio della colonna sonora del film "Pirata" (1983) ed anche di un altro film : cosa mi puoi dire di quelle esperienze ?
ANGELO – fu strano, essere invitati al Castello di Carimate, allora uno degli studi più importanti, non solo in Italia, a lavorare con Allan Goldberg (Yes, Richie Havens, Fabrizio De André, ecc.), anche perché devo ammettere non ero molto preparato alla cosa… ma in effetti avevo idee in testa, magari un po’ “grezze”, ma le avevo già! Facemmo anche un pezzo, per quella colonna sonora, come Kirlian Camera. Il film fu un disastro completo, ma la fase di produzione musicale molto interessante. Potevamo usare le migliori macchine/tecnologie del momento, roba da miliardi… fantascienza pura, per me!!!

E per il futuro mi date qualche anticipazione ? Cosa possiamo aspettarci dai Kirlian Camera?
ANGELO – l’uscita di “Odyssey Europa (The Best of Kirlian Camera”, in versione standard con 2 CD ed in tiratura limitata, confezione speciale con 4 dischi e posters. Il progetto che racchiude 30 anni di questo gruppo, l’album maggiormente dedicato alle nostre melodie, alle canzoni. Poi, il primo live ufficiale, si in edizione audio che video, probabilmente registrato in una famosa cattedrale di Amburgo. Ma la cosa che a me, so già, farà più piacere, sarà quella di ascoltare il nuovo maxi-ep ed il nuovo album delle SPECTRA*paris di Elena… Queste ragazze mi fanno ancora sperare che si possano riunire originalità, bravura tecnica, ricerca, divertimento, erotismo e flusso sanguigno in una sola creatura musicale. Oggi è miracoloso!

Sito web: http://www.kirliancamera.com/
my space: http://www.myspace.com/kirliancamerafront

 

leggi il live report di Cremona (24/04/2009)