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This is not Pop!
…in memory of  Mark Stewart (Rest in Peace)

di Luca Sponzilli

Il primo ricordo del Pop Group mi porta indietro nella prima metà degli anni Ottanta in un negozio di dischi ove ero solito frequentare per scoprire le novità dal panorama musicale alternativo ed accaparrarmi le migliori. Un 33giri con copertina totalmente black, solamente un foro centrale nel quale erano leggibili nome dell’artista, titolo dell’album e le canzoni contenute. L’album in questione trattavasi di ‘We Are Time’, raccolta postuma allo scioglimento della band avvenuto nel 1981. Un acquisto “face value”, azzeccato, tant’è che ad oggi considero i loro LP, ‘Y’ parimenti a ‘For How Much  Longer Do We Tolerate  Mass Murder?’, “Dischi della Vita”. Ma facciamo un passo (biografico) indietro. Pionieri della corrente del Post-Punk, i Pop Group si formavano a Bristol sul finire del 1977 fondati da Mark Stewart, carismatica quanto geniale figura della New Wave. Attraverso una proposta tesa, sperimentale ed anticommerciale, erigevano un muro del suono granitico nel quale convivevano più generi (Dub,Afro,Free-Jazz,Funk); non meno importanti le liriche accusatorie verso i poteri (occulti) governativi, il capitalismo ed i mass media. Intorno a Stewart, ruotavano Gareth Sager e John Waddington alle chitarre, Simon Underwood al basso e Bruce Smith alla batteria. Ambizioso e con una forte posizione sociopolitica rivoluzionaria, Stewart nel 1981 si unirà ai New Age Steppers, ensemble lanciata dall’allora emergente On-U Sound records dell’altrettanto emergente Adrian Sherwood (produttore britannico ed enfant prodige dei mixer) prestando la propria voce nell’omonimo lavoro dello stesso anno.
Dopo la parentesi come Mark Stewart & The Maffia (nel biennio 1982-83) con i quali pubblicherà l’ottimo “Learning to Cope with Cowardice”, Stewart darà il via ad una lunga carriera solista costellata di numerose collaborazioni (Mike Watt, Nine Inch Nails, Primal Scream, Tricky) e produzioni continuando la sua attività musicale fino al mattino del 21 Aprile, giorno della sua prematura scomparsa all’età di 62 anni.