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MASSIMO MAUTONE

Massimo Mautone è un disegnatore e poeta, fino al 14 Novembre 2009 al Surfer's Den di Milano (piazza Caduti del Lavoro, 5) potete vedere la sua mostra di disegni. L'11 Novembre ci sarà un connubio tra arte e musica con l'aggiunta del djset di Rosa Selvaggia.
Cogliamo l'occasione di farlo conoscere ai nostri lettori con questa intervista.

 

intervista by Nikita

Perché hai iniziato a disegnare? Quali tecniche utilizzi? e da cosa sei ispirato?
Ho iniziato a disegnare, in questo modo, nei primi anni di università, ma la maggior parte dei lavori li ho buttati via nel tempo.
Alcuni per rabbia.. altri perché.. non lo so...; forse cambiava la vita e certe cose mi ricordavano troppo il passato. L'ultimo disegno risale a circa 4 anni fa.
Non disegno molto... Solo in certi rari, maledetti momenti e sempre di notte.. comunque.
La tecnica usata è il semplice inchiostro nero e un foglio di carta bianca.. ovvero ciò che di più immediato possa esistere per lasciare "segni" di sé.. in "quel" preciso momento.

Definisci la tua arte "dark" perché?
Non è dark perché lo "dico".. (la definiscono così gli altri), ma perché necessariamente (o inconsciamente) lo è.
Sono quasi 30 anni ormai che mi nutro di quella che si chiama cultura dark.
Autori, scrittori, scelte di vita, gruppi musicali.. Ciò che noi esprimiamo, oltre le nostre individualità, è anche tutto ciò che abbiamo amato, persino ciò che in certi momenti.. ci ha ucciso.
Amo molto i surrealisti in genere, Bosch, la fotografia di Santerineross e Witkin, e molti altri autori.. contemporanei e non. Nessuno però, assomiglia, al mio stile, anche perché non mi definisco un artista. E, in effetti, non lo sono.
Amo l'Arte e la creatività. Tutto qui.

Quale è la tua mostra che particolarmente ti ha dato soddisfazione?
Quella che ancora devo fare... se volessi rispondere con una battuta semiseria.
Nessuna in particolare..perché tendo ad abbandonare i miei quadri.. lì.. tra le quattro pareti di un posto prima sconosciuto.
Sopravvivono da soli.
Insieme formano una catena di arcana energia.
Isolati.. muoiono.
Ecco perché tra me e i galleristi c'è sempre stata una lotta, terminata sempre con la mia rinuncia.
Vogliono una percentuale sul prezzo di vendita che va dal 20 al 30%.
Allora preferisco esibirmi in locali, dove non pretendono percentuali e proprio per questo posso non vendere gli originali. Che, infatti, non venderò mai.
Questo, nel tempo, mi ha tagliato fuori da una certa "arte", che tuttavia domina il mercato, "culturale" e non solo.

Hai un sito di vendita: http://www.massimomautone.com , come è stato recepito dai cultori d'arte. Mi hai riferito che riesci a vendere molto all'estero. Come mai?
Molto non è la parola esatta.. visto che, sono sincero, vendo al massimo 20 disegni al mese nella migliore delle ipotesi e nessuno nella peggiore. E soprattutto in Nord Europa (Danimarca, Svezia, Norvegia... qualcuno in Germania, Scozia, Irlanda...).
Probabilmente percepiscono in maniera differente dai paesi latini. E in un modo che io stesso sento più vicino. Basti pensare che amo, ad esempio, registi quali Tarkovskji (russo), Herzog (tedesco) e Bergman (svedese).
L'Italia è davvero un po' provinciale dal punto di vista artistico e in generale.. se escludiamo somme testimonianze e maestri del passato.
E poi nel "paese del sole".. anche il dark sa tanto di casereccio e maccheronico.

Oltre che disegnare crei delle belle poesie, da cosa sei ispirato?
Alcune sono belle..sì.. altre molto meno.. nel rileggerle adesso (e avendone "bruciate" - anche quelle - centinaia)
Soprattutto alla tradizione europea.. non solo poetica nel senso stretto del termine, ma anche culturale e filosofica (Sartre, Cioran...).
Come per i quadri.. le poesie nascono, in me, da dolori o delusioni.. da percezioni improvvise che vanno al di là della mera esperienza personale per diventare universali.
Non c'è alcun dio e noi siamo un filo sospeso tra due nulla. Il nulla prima di noi. Il nulla, la morte.. dopo...
Non scegliamo neppure quando nascere. Ci troviamo qui.. in un posto.. con una lingua. Limitati. E spesso pensando di essere.. Dei.
Questo siamo. Un intervallo.

Da poeta, vuoi darci un ricordo di Alda Merini recentemente scomparsa?
Semplicemente pochissime righe, visto che odio le commemorazioni e mai.. mai nomino il "soggetto" a cui le mie parole sono dedicate.
"Occhi che si chiudono e una voce che si spegne. Di lei parleranno e vivranno a lungo le sue righe.
Riscatto dal dolore. Memorie in cuori di poeti. Forse folli. Forse no."
Rimarrà nella storia della letteratura e non soltanto. Sono sicuro. E lo merita.

Sei un veterano della scena dark sia dagli inizi. Quali sono i più bei ricordi che hai?
I ricordi sono davvero troppi... Ma anche tu .. caro Nikita... ne hai tanti :)
Allora abitavo ancora a Salerno.. tra centri sociali, università spesso occupate, droghe, viaggi, sesso... mentre si iniziavano a sentire le prime urla dei Sex Pistols.
Prima ascoltavo soprattutto rock psichedelico o sperimentale (Pink Floyd, Popol Vuh, minimalisti...)
Da una fase punk in cui subito mi identificai (perché sino ad allora mi resi conto che avevo vissuto da quasi represso. Dentro avevo rabbia - inutile dire che ero anche un anarchico di estrema sinistra) passai, seguendo Rotten e quando li fondò, ai P.I.L. uno dei gruppi più inquietanti della storia musicale.
Da allora fu tutto un salire.. o uno scendere. Attraverso i Joy Division, Bauhaus, Siouxsie.. etc etc.
Il gruppo che più mi riflette sono (erano) tuttavia i Will.
Ho visto migliaia di persone lasciare poco a poco l'ambiente dark per ritornare alla
normalità...
Io sono l'unico... o uno dei pochi pazzi... che non ha "rinnegato" nulla. E non sono certo un giovincello.
Il dark devi averlo nel sangue, sulla pelle. Non è una questione solo di musica o moda. E' un modo di vedere e vivere la vita in una propria maniera. Folle, oscura e meravigliosa allo stesso tempo. Spesso la Luce più fulgida splende nell'Oscurità.


Ti hanno suggerito che i tuoi disegni sarebbero un'ideale progetto per creare degli oggetti di ferro battuto, vuoi parlarcene?
Sì.. da una mia amica (ed ex)... che lo disse tanto per dire... e che in pratica mi suggerì tale idea.
Da allora è davvero la mia IMPRESA IMPOSSIBILE.
Trovare uno scultore (esperto in metalli) che sappia realizzare i miei quadri seguendone i contorni e usando il ferro battuto. "Disegnarli" su uno sfondo naturale, all'aperto, tra la natura.
Ogni quadro potrebbe avere larghezze di 5-10 metri e quasi alto altrettanto
Un progetto pazzesco.. ma mi piace che possa nascere una specie di nuovo Parco di Bomarzo, non di sculture, ma di forme gotiche, quasi piatte, in ferro nero e visibili interamente solo da certe posizioni.
A ben vedere.. sono in pratica realizzabili. Mancano i soldi. E lo scultore. Ma se venisse realizzato sarebbe qualcosa di UNICO e da togliere il fiato; e che rimarrebbe fino a che la ruggine e il tempo non lo distruggessero del tutto.
Polvere alla polvere.
Ed è giusto così.

 

http://www.massimomautone.com

www.myspace.com/massimomautone

 

(pubblicazione: 3 Novembre 2009)