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MICK  MERCER

VERSIONE ITALIANA

Intervista by Nikita
(esclusa ultima domanda by Anialf)

Traduzione by Fabio Degiorgi

Abbiamo colto l'occasione di reintervistare il noto giornalista/scrittore inglese, dopo l'uscita del suo ultimo libro sul gothic "Music to Die For". Ne è uscita un'interessante intervista che vi invitiamo a leggere!

Nikita: Per quale motivo hai scritto “Music To Die For”? E’ un’esauriente enciclopedia di band di tutto il mondo, a chi è destinata, e perché i nostri lettori dovrebbero acquistarla?
Mick: E’ per chiunque voglia o abbia bisogno di quelle informazioni. Rende facile trovare un sacco di nuove band delle quali non troveresti notizie da altre parti. Per ogni band scoperta, ci sono pratiche informazioni su chi ne fa parte, su quando e cosa ha registrato, ecc. Non troveresti tutto questo così facilmente su un sito web, dato che la maggior parte delle band dimentica di metterlo! E’ il più grande libro di consultazione per il collegamento fra le scene “noir” che qualcuno abbia mai fatto. Ci sono il Goth, Post-Punk, Psychobilly, Horror Punk, Noir Indie, Garage, Country… e la lista prosegue.

Quanto tempo ci hai messo a preparare il libro? E quali  canoni hai utilizzato per inserire i gruppi in “Music To Die For”?
Due anni, e in molti casi i gruppi si sono scelti da sé. Le band più recenti le ho trovate oltre il tempo prefissato per finire il libro, e qualcuna si è presentata direttamente da me. Per le più vecchie, sono andato a cercare e a ricontrollare quali informazioni esistevano. Ci sono ancora delle band che non sono state incluse, ma non hanno un efficiente sito web o una pagina su myspace, il criterio fondamentale era proprio che dovevano avere una qualche presenza on-line.  E verso la fine, quando gli editori mi hanno suggerito la lunghezza del libro, ho s

messo di inserire nuove band.

In 30 anni di giornalismo gothic (e punk), quali sono  state le caratteristiche che hanno avuto le varie decadi dal punto di vista musicale (pregi e difetti)?
Oh! Per gli anni ’80, di buono c’è stato un vivo entusiasmo, e l’aver testato tutti i confini, di cattivo il coinvolgimento delle major. Per gli anni ’90, di positivo c’è stato uno sviluppo dell’underground, dove il gothic stesso ha iniziato a prendere forma e a muoversi, di negativo il fatto che le serate nei clubs hanno superato i concerti, più il proliferare di gruppi cloni di nessun interesse. Per la decade ‘00, di positivo c’è che internet ha aperto il mondo per tutti, contribuendo ad avere più stili, più sperimentazione, più interesse verso l’urgenza e la direzione del post-punk e del goth delle origini, più informazioni disponibili sulle band di ogni nazione. Di negativo c’è che lo stesso internet  permette a qualsiasi buco di culo che si crede speciale di esserci.   

Nel 2009 ha ancora un motivo per esistere il gothic rock?
Nel 2059 ci saranno ancora delle ragioni. La gente prende le proprie influenze ovunque, e continuerà ad essere attratta da vecchie costruzioni, vecchi libri, dipinti e poemi, così come è colpita ed intrigata dallo stile delle persone che si vestono “goth” nella scena . Non è una scena enorme, ma la gente tende a restarne interessata perché, se può stancarsi di un singolo aspetto, ad esempio quello musicale, può investigarne altri. La musica poi è un qualcosa di artistico in grado di offrire un rifugio dalla grossolana uniformità che ti arriva da altre fonti. Il nuovo gothic rock può avere un fascino da grande popolarità o essere relativamente ridicolo, ma la musica gothic in generale, in tutte le sue frange, continuerà a brillare oscuramente.

Hai in progetto in futuro un altro libro sul gothic rock?
No, se non pubblicandoli io stesso. Non penso che lavorerò ancora con altri editori, semplicemente perché non vedo nessuna ragione. Non mi piace che altri abbiano il controllo del mio lavoro. Attualmente sto estendendo il mio “21st Century Goth Book”, che sarà auto pubblicato a gennaio o febbraio, in due volumi al posto dell’unico originario. Poi ripubblicherò, sempre io stesso, “Hex Files”, entrambi i volumi sono fuori catalogo da tempo. Inoltre l’anno prossimo pubblicherò circa altri 25 libri dal mio archivio. Tutti i dettagli sono sul rinnovato sito www.mickmercer.com

Secondo il tuo parere, quale nazione al mondo ha in questi ultimi anni le miglior gothic band?
Probabilmente la Russia, c’è molto carattere nel lavoro di quelle band. Adesso sto indagando l’America Latina e quella Centrale, ed ho sempre fatto affidamento sulla Francia e l’Italia come piene di fiuto artistico ed intellettuale.  Nel resto del mondo non ce n’è così tanto.

La Gran Bretagna negli anni ’80 è stata la madre del Gothic, perché ora ci sono poche band interessanti?
Siamo davvero dispiaciuti che le nostre gothic band si stiano nascondendo. Credo che si siano fatte coinvolgere troppo nei concerti prettamente Goth, poco numerosi e lontani, così il disfattismo è avanzato lentamente. Ma nel Regno Unito ci sono più buone band di quanto puoi pensare, e credo che alcune di esse stiano iniziando a capire che devono smettere di nascondersi, smettere di fare affidamento su una piccola scena ed uscire completamente dagli ambienti indie, per mostrare che il grande pubblico potrebbe preferire le gothic band, o comunque apprezzarle come tutti gli altri generi musicali. E’ così che si fece la prima volta.

 Quali sono i 10 dischi che hanno fatto la storia del Gothic? E quali sono le band?
Ah, non ora, temo che non posso rispondere. Una rivista mi ha chiesto di fare una Top 30 dei singoli e stavo quasi andando fuori di testa.  Questa settimana ho provato a tirar fuori i miei 10 album preferiti del 2009 da una lista di 100, e ne ho circoscritti solo 25. Metto “Only Theater of Pain” dei Christian Death al top, poi lascio nove spazi vuoti.

In passato hai assemblato delle buone compilation, hai in mente in futuro di farne altre?
Per ora no. Penso che una serie di doppi CD con band internazionali per “Music To Die For” sarebbe stupefacente. Ma nessuna label li farà mai. E immagino che poi molta gente nemmeno li comprerebbe questi CD. Il tempo ha provato che la maggior parte delle persone vuole semplicemente quello che già conosce, il che è davvero molto noioso.

 

Anialf: Mick, piacere di averti incontrato di nuovo, solo un’ultima domanda: dove hai preso ispirazione per le meravigliose e stregate immagini del libro “Oil On Canvas” degli Ataraxia? Perché questa fusione fra statue e persone, staticità e movimento, presenza e assenza?

Ho inviato alla band le foto, e si è creata subito un’intesa reciproca. Immaginavo che i componenti della band le volessero vedere, ma non che ci tenessero così tanto.  Ovviamente avevo sentito che in entrambe  le statue c’era un qualcosa che si lega con quello che fanno gli Ataraxia. Ero sbalordito quando loro mi hanno detto che le avrebbero incluse nel libro, e sono stato molto onorato nell’essere parte di qualcosa che riguarda una delle mie band preferite. Chi non lo sarebbe stato?

Sito web:
www.mickmercer.com

 

 

MICK MERCER
“Music to die for..”
Libro (Cherry Red books)


Non c’è bisogno di presentare Mick Mercer, l’unico scrittore e giornalista che ha dedicato la sua vita a scrivere innumerevoli libri sul gothic: Gothic Rock Black Book, Gothic Rock, Hex Files: The Goth Bible, 21st Century Goth. “Music to die for..” è la sua nuova “creatura”. Un'enciclopedia di ben 624 pagine in cui vengono catalogate quasi tutte le band (ambient, cabaret, deathrock, goth, gothic metal, horror punk, melodramatic song, postpunk e psychobilly) della scena passata e presente. Un lavoro da certosino in cui ogni band viene presentata con una scheda tecnica in cui vengono indicati il genere, la line-up, la discografia e il sito web. Solo per alcune sono state pubblicate le fotografie. Un libro ideale per chi è curioso di saperne di più sulle creature che popolano il mondo goth e sicuramente un ottimo strumento per scoprire anche realtà sconosciute come quella del sudamerica e dell’est Europa. “Music to die for..” è altamente consigliato, ma cosa aspettate ad acquistarlo?
Sito web:
www.mickmercer.com
www.cherryred.co.uk
(Nikita)

Data pubblicazione: 30 Dicembre 2009

interview by Nikita
Translation questions by Anialf


Nikita: Why did you wrote “Music to die for”? Its a very complete encyclopedia about bands all over the world. Whom is it destinated and why our readers should buy it?
It is for anyone who needs or wants that info. It makes it easy for you ton find a lot of new bands you might not notice otherwise. Having found a band its also a handy reference to who was in them, when, what records they released…you wont find all this easily on a website either as most bands forget to include it! Its the biggest reference book for the interlocking noir scenes which anybody has ever done. Its Goth, Post-Punk, Psychobilly, Horror Punk, Noir Indie, Garage, Country…the list goes on.

How much time did you spend to prepare the book? And how did you choose the bands to include in “Music to die for”?
Two years, and in many ways a lot chose themsleves. The newer bands I found over time, and some came to me. The older bands I went looking and double-checked what info existed. There are still bands who could have been included but don’t have a useful online site, even a myspace page. So some bands aren’t in there. The bottom line was that they had to have some online presence. Towards the end, when I knew I had gone way, way over what the publishers originally suggested as a length for bok (it ended up nearly 100% biger) I had to stop including new bands.

In more than 30 years of gothic (and punk) music journalism, which features characterized each decade musically speaking (pro and cons)?
Oh! 80
s Good: vivid excitement, boundaries tested. 80s Bad: Major label involvement. 90s Good: Diversification, Underground genres develop, Goth itself starts to shape-shift. 90s Bad: Clubs overtake gigs, Goth copyists create endless uninteresting clones. 00s Good Internet has opened it up for everybody, more styles, more experimentation, more interest created in original Goth and Post-Punk urgency and direct connection, more info available on bands in every country. 00s Bad Internet allows every arsehole who thinks theyre special to join in.

In 2009, are there any reasons for the existence of gothic rock?
In 2059 there will still be reasons. People take their influences from everywhere, and will continue to be drawn to old buildings, old books, paintings and poems, as well as impressed and intrigued by the style of people in the Goth scene who dress as Goths. It isnt a huge scene, but people tend to stay interest because as they may tire of one area, such as music, they can investigate the others. The music is so artistic it offers a refuge from the crass uniformity of what comes at you from other sources. Now Gothic ROCK may have spells of popularity or relative ridicule, but Gothic music overall, in all its faces, will continue to shine darkly.

Are you planning another gothic rock book in the future?
No. Apart from my own. I dont think I will work with another publisher again, simply because I dont see any point. I dont like others having control of my work. I am currently extending my 21st Century Goth book, which will be self-published in January and February, as two volumes instead of the original one. Then I will self-publish Hex Files, as both have been out of print for so long. I will also self-publish about another 25 books from my archive next year. All the details are on the revamped www.mickmercer.com

From your point of you, which nations has had the best gothic bands in the last few years?
Russia, easily. There is so much character in their work. Now I am starting to investigate Latin America and Central America, and I always rely on France and Italy as being full of artistic and intellectual flair. The rest of the world, not so much.

In the Eightees, Great Britain was the motherland of goth music: why havent we got so many interesting bands?
We were badly affected by Goth Bands hiding themselves away. They stuck to Goth Gigs, which were few and far between and defeatism crept in, I reckon. There are far more good bands in the UK than you might think, and I believe some are starting to realise they have to stop hiding, stop relying on a small scene and get out to compete in indie venues and show the crowds why they might prefer Goth bands, or like Goth bands every bit as much as they do other types of music. Thats how it took off first time round.

To you, which are the best 10 albums that made the history of the Gothic? And which are the bands?
Ah, now no, that I cant do, Im afraid. A magazine got me to do a Top 30 singles and I found that almost made my head blow off. I have been trying this week to work out my best 10 albums for 2009 from a list of 100 and only got it narrowed down to 25.
Put Christian Deaths Only Theater Of Pain at the top, then leave nine spaces.

You assembled very good compilations in the past, are you planning to make further ones in the future?
Again, no. I think an International series of bands on a Music To Die For series of double CDs would be amazing. No label will ever do it. I doubt many people would buy them either. Time has proved that most people just want what they know, which is very, very boring.

Anialf: Mick, nice to meet you again. Just one question: where did you take inspiration for the gorgeous and haunted images of the “Oil on canvas” Ataraxia book? Why this merge between statues and persons, static and movement, presence and assence?
I sent the band the photos, and they struck a chord with them. I thought they would like to see them, but didnt realise they would like them so much. I obviously felt there were things in both the statues and their settings which tied in with what the band do, and happily they felt so to. I was STUNNED when they told me they were including them, and greatly honoured to be part of something by my favourite band. Who wouldnt?

www.mickmercer.com