Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro

 

Label

Cerca tra le nostre pagine
facebook

ROULETTE CINESE
intervista di Fabio Degiorgi


Attivi ormai da molti anni, con diverse uscite alle spalle realizzate con produttori importanti, i Roulette Cinese di Vercelli hanno da poco pubblicato un pregevole mini album di sei brani dall'emblematico titolo di "LP (EllePi)", caratterizzato da un electro pop di classe che fonde orecchiabilità a composizioni intelligenti cesellate ad arte.
Risponde alle domande Joe Raggi, che dei Roulette Cinese ne è l'anima, in quanto fondatore, cantante, compositore e molto altro …



Racconta ai lettori di Rosa Selvaggia la storia dei Roulette Cinese, in particolare quando e come è nato il progetto.
Roulette Cinese (titolo di un film di R.W. Fassbinder del 1976) nasce inizialmente da un'idea mia e di Betty Cembrola, verso metà degli anni '90, come progetto musicale di una band con forti influenze teatrali e si concretizza discograficamente con la pubblicazione nel 2004 del cd album "Che fine ha fatto Baby Love?, edito da Toast Records. Dopo la pubblicazione del secondo lavoro discografico "Ibridomeccanico" (Inetrbeat Lab - 2008), Roulette Cinese diventa invece un mio progetto musicale che si apre continuamente a nuove collaborazioni. Nell'ultimo lavoro "LP", edito dalla napoletana Soter label, Roulette Cinese si è aperto alle collaborazioni di: Eugenio Nicolella (chitarre, synth), Emanuele Peluffo (basso), Cristian Milani (programmazione), Betty Cembrola (voce), Edo Gennaro (synth, campionamenti), Luca Urbani (voce, synth, programmazione), Giampaolo Diacci (synth, programmazione), Max Bottino (artwork), Gianluca Torre Zenone (realizzazione video).

Nel nuovo CD "LP" i testi - in particolare quelli della "facciata L" - sembrano avere un legame concettuale l'uno con l'altro: di cosa trattano esattamente? Il lavoro può essere considerato un concept?
L'album effettivamente è pensato come un disco che ha idealmente due facce: L e P. Nella prima faccia (L) sono racchiusi 4 momenti fondamentali di un mio percorso: quello emozionale, rappresentato dal brano "Labile", quello razionale di "Logical", il tentativo di equilibrio tra i due momenti precedenti di "Lol" e un punto di vista esterno, rappresentato da "Lunare". Nella seconda faccia (P), invece, sono presenti due differenti letture del percorso "L", regalatemi da due amici musicisti: Luca Urbani che offre al progetto il brano "Pop" e Giampaolo Diacci che lo arricchisce con "Polari".

"LP" è un mini album di 6 brani: come mai questa scelta anziché pubblicare un album intero di maggior durata, dato che la vostra uscita precedente "Chinese Pop" risale al 2012? Personalmente ho apprezzato tantissimo comunque l'idea di un lavoro breve, mi sembra un discorso di qualità e selezione del meglio come si faceva ai tempi del vinile (quando si pubblicavano spesso mini LP e 12" EP), in contrasto con quella brutta tendenza in voga da anni a voler riempire a tutti i costi lo spazio fisico del CD per stupire l'ascoltatore con la quantità.

Condivido il tuo discorso sulla qualità e selezione a discapito di una quantità riempitiva. In "LP" ho fatto un'operazione di sottrazione, lasciando nel CD-album esclusivamente ciò che doveva rimanere e togliendo tutto ciò che poteva risultare superfluo al percorso stesso. Anche il lavoro grafico di Max Bottino ha seguito questo criterio facendo, a mio avviso, un bellissimo lavoro di sintesi in bianco e nero (il bianco è stato attribuito alla faccia "L", mentre il nero a quella "P"). La stessa parola "ELLE PI" è originata dalla lettura in verticale delle 6 lettere finali dei 6 titoli dei brani presenti nel CD.

Il singolo digitale "Logical" è un brano semplicemente perfetto, intelligente e orecchiabile nel senso migliore del termine, mi dici qualcosa sulla realizzazione del suo allucinato e intrigante videoclip?
Ti ringrazio per i bellissimi complimenti. Il videoclip è stato realizzato da Gianluca Torre Zenone, che ha cercato di rappresentare quel particolare stato psichico di chi lotta continuamente con un sistema di impalcature simboliche, generate da segni artificiali esterni che ne impediscono la reale percezione e quindi il cambiamento nel rispetto delle diversità che completano l'uomo nel suo percorso umano.

Nei brani dei Roulette Cinese c'è molta elettronica e quindi immagino ci sia un lungo lavoro di ricerca dei giusti suoni e arrangiamenti, e di conseguenza penso sia anche molto complessa la fase in sala di registrazione. Preferisci il lavoro in studio o le esibizioni dal vivo?
La ricerca di un suono "personale" è sempre stato l'obiettivo principale del progetto ed ogni singolo lavoro dei Roulette Cinese ha un suo "suono" che lo caratterizza. Per "LP", come ti dicevo, è stato fatto un lavoro di sottrazione, per cui anche gli arrangiamenti sono stati semplificati al servizio di un contenuto importante che doveva essere ridotto all'essenziale. Il live invece penso sia un momento pazzesco di scambio di energia con il pubblico, ed è una tappa fondamentale ed un riscontro importante nel percorso di ogni lavoro, pertanto mi risulta difficile dover fare delle preferenze.

La tecnologia oggi ha reso molto più facile creare, diffondere e promuovere la musica da un lato, ma dall'altro ha portato ad una vera e propria overdose, saturazione e inevitabile appiattimento dell'offerta, inoltre si vendono molti meno dischi rispetto ai decenni precedenti (per le giovani generazioni è praticamente inconcepibile comprarli). Come vedi tutto questo? Era meglio un tempo, quando funzionavano benissimo il passaparola, i volantini cartacei, le recensioni, la semplice curiosità e la voglia di scoprire cose nuove, oppure questa epoca dei social forum, dello streaming e della connessione permanente?
Personalmente sono sempre stato una persona curiosa che ha sempre voluto approfondire la propria conoscenza musicale attraverso la lettura delle recensioni pubblicate sulle varie fanzine o riviste specializzate (ed ora anche direttamente sul web). Sono tutt'ora un feticista dell'oggetto fisico "CD", per cui mi piace apprezzarne anche l'artwork che per me rimane ancora una parte importante del lavoro artistico di un progetto musicale. Mi rendo conto però che il sistema di fruire la musica è cambiato e l'acquisto della stessa passa ormai attraverso i vari canali digitali. Io comunque lo streaming lo uso più per una personale selezione degli acquisti, anziché per il semplice ascolto.

Quali sono le tue influenze e interessi extramusicali?
Come puoi intuire dal nome del progetto, sono anche un appassionato di cinema. Oltre a R. W. Fassbinder amo molto anche i film di Wim Wenders ("Il cielo sopra Berlino" su tutti), Peter Greenaway, David Lynch e Lars Von Trier. Nella musica che faccio ho una forte necessità di indagare nell'inconscio, prestando molta attenzione all'aspetto psicologico/evocativo di suoni e parole, infatti amo moltissimo anche il movimento artistico surrealista e il simbolismo di Salvador Dalì.

La scena musicale di Vercelli è sempre stata molto attiva e interessante, tanto che già alla fine degli anni '70 la città era considerata una delle "capitali" nel nascente punk italiano (vedi i leggendari Sorella Maldestra). Com'è la scena della tua città oggi?
Ti senti ancora molto legato ad essa? Nel mio background musicale c'è anche quel post punk più legato agli anni '80, come la new wave e la musica dark ed anche un po' di elettronica anni '90 legata al Bristol sound, ma l'obbiettivo principale del mio modo di fare musica rimane sempre quello di cercare di proporre un suono "personale", il meno etichettabile possibile e quindi meno vincolato da limiti di genere. Nella mia città, come credo in molte altre città italiane, la musica live è più rappresentata dalle cover e tribute band, forse perché oggi non esiste più una vera e propria scena musicale. Purtroppo sono pochissimi i locali specializzati per genere ed aperti a chi la musica preferisce proporla e non ri-proporla.

Dopo l'uscita di "LP" avete iniziato la fase promozionale dei concerti, come stanno andando? Riuscite a esibirvi spesso in pubblico?
Abbiamo appena ultimato una prima tranche di date live che sono andate piuttosto bene, anche se, come puoi intuire, non è semplicissimo riuscire ad esibirsi nei locali; c'è comunque uno "zoccolo duro" di pubblico, conquistato attraverso il web, che riesce a rendere gratificanti anche gli sforzi fatti in questa direzione.

Progetti futuri a breve o lungo termine? State già lavorando a brani nuovi?
Il periodo che precede l'uscita di "LP" è stato un momento piuttosto particolare e difficile della mia vita. Con Max Tona e Francesco Perugini (musicisti che mi accompagnano dal vivo) è nata una bellissima collaborazione e proprio con loro è nato il desiderio di provare a portare la musica dei Roulette Cinese in alcune cliniche e comunità terapeutiche psichiatriche, per condividere anche un'esperienza personale con quelle persone che stanno ancora attraversando un periodo buio della loro esistenza e faticano a vederne la luce.

Grazie per il tempo che ci hai dedicato!

Grazie a te e a Rosa Selvaggia, è stato un piacere.

ROULETTE CINESE
LP (EllePi)
Mini CD (Soter / distribuzione Believe Digital)

Il nuovo CD dei vercellesi Roulette Cinese è un mini album diviso in due facciate ideali come un vinile: il lato "Elle" e quello "Pi", dove i titoli delle tracce iniziano sempre con la lettera della rispettiva facciata, e cui testi rappresentano un momento specifico di un percorso personale del cantante e compositore Joe Raggi. Se nel complesso il lavoro può essere sbrigativamente catalogato come "electro pop", i sei brani presenti hanno una varietà stilistica notevole ma sempre coerente, segno di un progetto pienamente maturo e con una propria precisa personalità. L'iniziale "Labile" entra melodioso e progredisce come una marcia trionfale. Il seguente "Logical" è un brano killer perfetto come ogni disco dovrebbe avere: accattivante e di presa immediata, ma anche di grande spessore, tanto che è stato giustamente scelto come singolo digitale (vi invito a guardarne il videoclip). "Lol" ha un testo multilingue e un andamento più nevrotico e spezzato. "Lunare" allenta la tensione dei momenti precedenti con un ipnotico arpeggio di chitarra e la voce recitata di Betty Cembrola. "Pop" è l'altro brano forte del CD, diversissimo da "Logical" e con un ritornello fantastico, anch'esso perfetto nella sua studiata semplicità, ed è stato composto da Raggi insieme a Luca Urbani, che qui si è occupato di programmazione, synth e della seconda voce. Chiude lo strumentale "Polari", sei minuti di ambient wave di grande atmosfera composti e interamente suonati dal collaboratore dei R.C. Giampaolo Diacci.
"LP" si conferma quindi un'opera riuscitissima, grazie all'appassionata ispirazione di Joe e al grande lavoro di cesellamento dei suoni e degli arrangiamenti, un percorso di ricerca e svuotamento per arrivare all'Essenziale al quale hanno contribuito tante altre persone che trovo giusto menzionare: gli altri due membri della band Eugenio Nicolella (chitarra, synth e programmazione) e Emanuele Peluffo (basso), più i numerosi collaboratori, i già citati Cembrola, Urbani e Diacci, ai quali si aggiungono Edo Gennaro e il noto Cristian Milani, il quale ha coprodotto artisticamente il disco insieme allo stesso Raggi.
Contatti: roulettecinese@yahoo.it
(Fabio Degiorgi)