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THAUMA
Bologna, 11 Luglio 2015


testo Gabrydark
foto Giancarlo Donatini

Pomeriggio dell'11 luglio, sotto un sole canicolare di un'estate che ci vuol rendere tutto in una volta il caldo risparmiato lo scorso anno, ci rechiamo al Museo Internazionale della Musica, dove alle 16 inizia un percorso di Thauma, specialies dies, organizzato da Opera Sublime, diviso in vari momenti: Extra moenia, con live dislocati in luoghi d'arte della città, fra cui il suddetto Museo, Intra moenia nella serata la cui location è la Certosa monumentale di Bologna, infine sempre nel pomeriggio Extraordinaria moenia nella chiesa di S. Girolamo in Certosa.

L'obiettivo é quello di cogliere un filo conduttore di suggestioni tra la musica classica e quella dark -goth anche attraverso le sue trasformazioni. Stupore davvero suscita entrare in un ambiente straordinario come la sala Eventi del Museo, dove si stanno esibendo i Lia Fail, ed accorgersi come le note dei loro brani si adattino perfettamente ad un luogo che tradizionalmente é accostato alla musica sinfonica.
La band propone nuovi brani di quello che sarà il secondo album (speriamo di poterlo ascoltare presto!) e alcuni fra quelli del loro classico repertorio. Assai gradevole il sound di questo gruppo che dimostra di essere veramente cresciuto nel tempo con una progressione sempre più neo folk rispetto al tono apocalittico dei primi tempi come nell'ultimo pezzo Battlefield o in Restless eyes.
La voce profonda e calda di Andrea Carboni non fa rimpiangere l'assenza della voce femminile; una voce carismatica la sua, in cui si coniugano antico e moderno, capace di suscitare sensazioni profonde. Oltre al cantante della formazione originale rimangono anche il basso di Nico Solito, fondatore della band, e la batteria di Pino Sansolino. A questi si aggiungono la chitarra, devo dire grandiosa, di Manlio Utignani e il violino di Willi Amadori. Il pensiero va per un momento ad Edoardo Franco, mancato prematuramente, e la gola si stringe per la commozione di non cogliere il suo sorriso. Siamo sicuri però che sarebbe contento di vedere che al suo posto suona un musicista valido , appassionato quanto lo era lui, di cui sempre rimarrà il ricordo.

Dopo un breve intervallo si succedono sul palco i Vidi Aquam, band ormai consolidata con Nikita, leader, voce, synth, timpano e armonica, Fabio Degiorgi al basso, Daniele Viola alla chitarra. Le sonorità si fanno cupe, dissonanti, a tratti ossessive, mentre si alternano al canto Nikita che lavora col microfono come se lo divorasse, con la forza di un leone che si dibatte in cerca di una libertà negatagli dai limiti spaziali, e Daniele che si scatena in performance vocali e musicali di grande incisività. Vari i brani proposti: alcuni classici del loro repertorio come Fosca o Magic Doors, dai toni oscuri, o 10 agosto ''44 ,un incursione appassionata nella storia della Resistenza, poi una cover dei Velvet Underground, Venus in Furs, interpretata con piglio dark wave ed infine una bellissima Lost in time, dal sound inquietante che proietta la mente in un mondo irreale, algido e con un'ultima zampata chiude un pomeriggio di ottima musica e grande spettacolo.
Soddisfatti, salutiamo gli amici con la promessa di ritrovarci alla Certosa per la serata.


Sera, ore 21: ci rechiamo alla Certosa, dove continua Thauma. I luoghi sono splendidi nella luce tremolante delle candele, disposte lungo il tragitto che ci condurrà al Colombario e al Chiostro dei Caduti della Grande Guerra , delimitato da un porticato colonnato, e sotto il quale si trova la cripta, al cui ingresso si ergono due statue di soldati, il Vecchio ed il Giovane che sembrano vigilare sul riposo dei defunti.
Il silenzio é sovrano , solo dal Colombario si ode il suono di un pianoforte e di un violino del Collegium Musicum Almae Matris che eseguono un brano dalle note dolenti , un lamento funebre , a cui si aggiunge in seguito il Coro . Un' esibizione magistrale, che ci proietta nel mondo oscuro della Morte.


Al termine ci spostiamo nel Chiostro VI dove inizia la serata, L'effet c'est moi, progetto fondato da Emanuele Buresta, che spazia tra sonorità classiche , neo-folk e martial , in una commistione di romanticismo drammatico e di grandiosità epica, resa possibile da strumenti moderni come il synth e la batteria, il basso e la chitarra uniti a strumenti classici come il flauto traverso e strumenti a percussione tipici di un'orchestra sinfonica. La band esegue undici brani fra i più conosciuti del repertorio, catapultandoci in un mondo di eroi leggendari, celebrando epoche storiche, come in Rome Capitale, luoghi apocalittici, La Couronne et la Mort, o sospesi nelle atmosfere delle epopee medievali, Les passions des chevaliers errants.

Dopo un intervallo occupato da un dj set come da programma ,si esibisce il duo Alio Die e Lorenzo Montanà che propongono un live di musica elettronica dal ritmo rarefatto che ricorda i suoni New age o i viaggi visionari della musica psichedelica. Alio Die / Stefano Musso dà vita ad una performance olfattiva oltre che uditiva, bruciando forse incensi, almeno così stiamo immaginando, poiché il palco è collocato molto distante dal luogo dove ci troviamo noi del pubblico. I tempi divengono surreali e si allungano a dismisura durante questo spettacolo e a causa degli intervalli dopo i quali devono suonare i RosaRubea.

Mentre la band milanese prende posto sul palco, gli inconvenienti all'impianto, che già non funzionavano bene, divengono tali da impedire l'inizio della performance con fischi e schiocchi vari. Noi fiduciosi attendiamo, nonostante la già tarda ora che il live continui secondo programma …
Finalmente Daniela Bedeski e i suoi musicisti partono con un pezzo già di grande effetto per la voce bellissima della cantante "O Deathe, Rock Me Asleepe" , attribuita ad Anna Bolena, a cui seguono altri tre brani, tutti nuovi dall'album "Chrysalide" in uscita a settembre," Hekla" ,"Window Pain", "Flood" che sono di grande impatto e suggestione.
Poi più nulla, nello sconcerto mio e di quella parte del pubblico, che segue rapito dal carisma di questa band così valida musicalmente e culturalmente e non sosta chiacchierando (e anche disturbando) intorno al bar. Ebbene per problemi di tempo la scaletta dei RosaRubea viene inesorabilmente mozzata, lasciandoci con il desiderio di ascoltare altri pezzi del loro repertorio . Un vero peccato che l'esibizione dei RR sia stata tagliata, sia per la band che non ha potuto completare il live che per il pubblico che magari avrebbe voluto assistere all'intera loro esibizione.


Infine ad un orario ormai antelucano sale sul palco Alice Neve Fox, progetto di Elena Alice Fossi, supportato da Angelo Bergamini, rispettivamente voce femminile e leader dei Kirlian Camera. Anche a questo punto il malfunzionamento dell'impianto acustico non risolto dai tecnici, ma da Bergamini stesso, crea dei ritardi, ma l'attesa viene ripagata da un concerto veramente emozionante. Elena Alice, deliziosa in abito lungo nero, interpreta le canzoni con una passione incredibile.
Lo scenario suggestivo, la voglia di superare gli aspetti negativi della serata, tutto fa sì che nasca un feeling profondo fra lei e il pubblico e che la sua esibizione susciti un pathos che cresce nel corso del concerto.
Dai brani dei Kirlian Camera interpretati con un arrangiamento melodico come The desert inside, Nightglory, Heldenplatz, Odyssey Europa che acquistano una dimensione più intima ad altre cover come No sound but the wind degli Editors a Mad World dei Tears for Fears ad Hig Hopes dei Pink Floyd, ogni sua interpretazione diviene una pietra preziosa fulgida, un volo verso le stelle. Molto bella questa performance di Alice Neve Fox, che per un attimo fa dimenticare i problemi tecnici.


Siamo giunti al termine e se vogliamo tirare le somme di una giornata ricca di avvenimenti musicali, e non solo quelli citati qui, diciamo "Chapeau " alla musica, altrettanto alle scelte dei luoghi affascinanti. Quanto alla serata in Certosa, si comprende quanto sia difficile organizzare un evento del genere, ma proprio per questo bisognerebbe calcolare bene i tempi per ogni esibizione, magari tagliando equamente dei pezzi a tutte le band e non ad un gruppo solo. Comunque si sa sbagliando s'impara la prossima volta sicuramente, saranno evitati questi problemi.

Lia Fail
Vidi Aquam
RosaRubea
Alice Neve Fox