TUXEDOMOON
Bologna, Dom del Pilastro
2,
3, 4 aprile 2014
Testo
e foto Giancarlo Donatini
Là
dove la città segna i suoi confini sorge DOM la Cupola del
Pilastro, ha le parvenze di una navicella spaziale atterrata in
mezzo ai grattacieli e palazzi circostanti. E’ qui che l’ottima
organizzazione di Laminarie, la compagnia che gestisce il teatro
ha presentato i tre concerti di una band storica: i Tuxedo Moon.
Il
gruppo formatosi a S. Francisco sul finire degli anni 70 esordì
con sonorità post punk, new wave, innovative per l’epoca.
Nel corso degli anni le loro ricerche si evolsero miscelando e contaminando
il sound con il jazz, l’etno e il classico raggiungendo una tecnica
personale che catapultò la band nell’ambito dei più
raffinati gruppi delle avanguardie musicali.
Ho
avuto occasione di assistere al primo e al terzo dei loro live.
Il
teatro è accogliente, non immenso, con un palco a forma circolare,
tutti i posti a sedere sono occupati dagli spettatori, alcuni si
accoccolano sui cuscini di colore rosso sistemati a terra.
Il
concerto inizia puntuale , il gruppo entra nella penombra, la formazione
è quella classica con Steven Brown (voce, clarinetto,
sax, tastiere), Blaine L. Reininger ( voce, chitarra elettrica,
violino), Peter
Principle ( basso elettrico, chitarra elettrica), Luc Van
Lieshout ( tromba, flicorno), unitamente
a Bruce Geduldig che cura i video e le immagini dal
vivo.
Il
brano di apertura è “Dorian” tratto dal loro ultimo lavoro
(dovrebbe uscire a breve) la soundtrack di "Pink Narcissus”, lo
scandaloso e cult movie di James Bidgood del 1971.
La
scaletta si snoda con brani tratti dal primo album Half Mute del
1980, e Cabin in the Sky e Vapour Trails gli album realizzati negli
anni 2000 dopo la reunion .L’inossidabile “Nervous Guy” direttamente
dagli anni 80 , particolare “Mucho Colors”, una ballata in stile
Nick Cave velata dal sax di Brown che porta la melodia a livelli
sublimi. “Everything you want” ipnotica e tagliente. Mi vengono
i brividi lungo la schiena quando sento i primi accordi di “In the
name of talent (Italian Western Two )” una vera cavalcata elettronica
, brano che ho amato fin dal mio primo ascolto.
Il
pubblico segue con attenzione e applaude con entusiasmo ogni canzone.
Arriva
anche il momento di "Seeding the Clouds" acclamatissima a chiudere
il concerto, ma una ovazione prolungata li richiama per 2 bis.
Il
terzo live è particolare per la scaletta proposta dai Tuxedo
Moon: tutta incentrata su brani dei primi lavori abbinati alle
immagini del regista bolognese Roberto Nanni che sempre ha collaborato
a curare i video della band californiana fin dai primi anni 80.
Nanni accompagna con Voyage around my room, filmati inediti, l'intero
live. Immagini oniriche , surreali vengono proiettate sui 2 grandi
schermi sospesi ai lati estremi del palco, deflagrazioni rallentate
di edifici , corpi sfuocati che danzano, figure che camminano e
scompaiono in una nebbia lattiginosa, paesaggi urbani in rovina
sottolineano il sound rarefatto e ricercato dei Tuxedo Moon.
Il
viaggio attraverso il tempo inizia con la strumentale “5th Column”
proseguendo con le note malinconiche e decadenti di “The Waltz”
scandite dalla maestria del sax e dal basso .
L’estenuazione
poetica di “The Cage” la cui melodia e le parole evocano notti trascorse
in fumosi locali. Con “Dark Companion” ci immergiamo nelle sonorità
vibranti degli eighties.
I
Tuxedo Moon ripercorrono i successi dei loro primi anni alternando
brani di atmosfera ad altri più ritmici e incalzanti : si
passa da “Nacza” a”Litebulb Overkill”.
Troppo
presto si arriva al termine di questo viaggio che lascerà
tracce indelebili nella mente e nel cuore dei presenti entusiasti
ed insaziabili dei bis che la band concede.
Grandi
i Tuxedo Moon, nonostante gli anni trascorsi dal loro primo concerto
fuori dagli States che si svolse a Bologna nel 1980 al Teatro Antoniano
e a cui io ebbi la fortuna di assistere.
Scaletta
02/04/2014
Dorian
Ethiopian Horns
Arab Danse
Nervous Guy
A Home Away
Time to Lose
Muchos Colores
The Storm
Everything You Want
Cagli Five-O
You
Annuncialto
Still Small Voice
In the Name of Talent (Italian Western Two)
Seeding the Clouds
bis
Joeboy
Baron Brown
Scaletta
04/02/2014
Fifth
Column
The Waltz
The Cage
Dark Companion
Lowlands Tone Poem
Some Guys
Joeboy the Electronic Ghost
This Beast
Litebulb Overkill
Nazca
In the Name of Talent (Italian Western Two)
bis
Seeding
the Clouds
Baron Brown