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LA CADUTA

Regia: Oliver Hirschbiegel
Cast: Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Heino Ferch, Juliane Köehler
Genere: drammatico
Anno e Nazione: Germania 2004
Titolo originale: Der Untergang

testo by Babi Rocks

Fare un film che narra eventi politici è sempre difficile, soprattutto perchè chiunque ha anche involontariamente un orientamento politico e quindi è arduo spiegare oggettivamente ed imparzialmente fasi complesse della nostra storia.
C'è riuscito Polanski con "Il pianista", c'è riuscito Vassili Zaitsev con "Il nemico alle porte", non ci riesce Oliver Hirschbiegel.
Film dalla sceneggiatura stringata che tiene senza momenti di noia le due ore e mezzo, recitazione eccelsa con attori bravissimi, doppiaggio italiano buono, scenografie ed ambientazioni che tentano il più possibile di essere fedeli ai posti dove i fatti narrati accaddero.
Eppure il film non quadra. Hitler, soprattutto all'inizio, sembra quasi un uomo dagli occhi di cucciolo tradito dai suoi fedeli, quasi un invalido con la mano tremula che attira la nostra pietà, come a dirci "è nato mostro, ma non è colpa sua", Eva Braun che, imperterrita anche quando una bomba semi-devasta la sala di una delle sue ingiustificabili feste, si alza come fosse un Jumping Jack Flash, i soldati russi che appena hanno accerchiato il bunker del tiranno ballano le loro danze tradizionali come se una guerra finisse cambiando canale (la tv e i cellulari allora non esistevano ancora ed anche adesso la realtà non è scollegabile!).
Ma quello che personalmente trovo scioccante è il finale : a concludere il lungometraggio, la testimonianza della vera segretaria di Hitler, ormai anziana, che ci dice "io non sapevo cosa stava succedendo e sono contenta di non aver avuto nulla a che fare coi terribili avvenimenti che accaddero allora". Se fosse ancora viva, mi sarebbe piaciuto semplicemente domandarle questo : "Signora, ma lei non vedeva gli ebrei ghettizzati e deportati, non sentiva i discorsi del Fuhrer? Non s'accorgeva che se osava contraddire i nazisti, la uccidevano o la mandavano in campo di concentramento?".
Ebbene, la realtà, certe volte, nella sua assurdità, supera davvero la finzione.
Tuttavia, non andare a vedere il film sarebbe una cosa inutile, meglio leggersi le pagine di storia e poi andare, preparati, a vedere il film. Solo con le conoscenze, si può vedere se un film è fatto onestamente o no.
E così, non chiudere gli occhi di fronte alla realtà.

 

Copyright Rosa Selvaggia