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INGUINE DI DAPHNE

 

Intervista by Nikita

Andiamo, come nostra consuetudine, a intervistare nuovi progetti italiani che meriterebbero di essere più conosciuti, questa volta tocca a Inguine di Daphne. A risponderci per la band ci pensa Dagon Lorai.


Come mai avete scelto come nome del progetto: INGUINE DI DAPHNE?

L
a scelta del nome è stata frutto di pura casualità, di naturale attitudine a lasciar fluire l'arte riversando l'attenzione sui dettagli.
Tutto nasce dall'ammirazione suscitatami dalla creazione scultorea di Gian Lorenzo Bernini "Apollo e Daphne", rappresentazione dell'infinito attimo durante il quale Apollo sfiora la fuggente Daphne per vederla trasformare in un albero di alloro.
Crebbe in me un desiderio implacabile ammirando l'incavo carnoso da cui il nome.


Avete una line-up numerosa volete presentarla ai nostri lettori?
La formazione con la quale ci esibiamo ha la facoltà di espandersi a seconda delle esigenze riscontrate di volta in volta.C'è comunque una prima linea inscindibile così composta: Alessia De Capua- voce, coro degli angeli; Dagon Lorai-voce, chitarra, archetto, sinth, bizzarrie sonore; Egon Viqve(me)-chitarre, E-bow, rumore e suoni; Malessandro-basso, basso ad arco, ombre (nostro nuovo bassista dopo la partenza del comunque caro Emiliano Petix); Raffaella Vesevo-batteria e pianoforte; Senada Smit- danza, gestualità, sensualità e narrazione. .
Alla suddetta si aggiungono ,quando possibile logisticamente, Mimì Vesuviano Angrisani col suo trionfo di tammorre, il poliedrico Walton Zed quale prezioso appoggio strumentale, Gaetano Nocerino a complementare le gesta della nostra fondamentale Smit.
Come poi non citare il geniale Giuseppe Barbato che cura tutta la parte costumistica.


Parlateci del vostro nuovo album, come è avvenuta la composizione delle canzoni? C'è un filo conduttore che lega tutti i brani?

DecaDanza è chiaramente un disco concettuale i cui brani rispettano una cronologia.
Tutto nasce da una visione di Dagon Lorai che poneva un personaggio totalmente sano di mente obbligato ad una condizione di cattività per mano di un gruppo di squilibrati.
Da qui la nascita di diversi personaggi e la spontanea continuazione concettuale del tutto.

Vi proponete di unire musica, pittura, videoarte, poesia, mimica, teatrodanza e recitazione.
Volete descrivere ai nostri lettori come svolgete questi tipi di arte?

Semplicemente abbiamo scoperto con la nostra assidua frequentazione di avere delle passioni da condividere tra noi e questo ha generato una pulsione che abbiamo avuto esigenza di esternare.
Obiettivamente ognuno di noi ha dato un qualcosa al progetto ed il risultato è L'Inguine di Daphne.

Qual'è il vostro concerto che più amate ricordare?
Abbiamo avuto la fortuna e la caparbietà di suonare moltissimo in questi 5 anni ed ognuno dei nostri live ha rappresentato per noi un gradino che ci ha portato più in alto.
Non saprei dire...spero solo che il nostro spettacolo più emozionante debba ancora venire.

Complimenti per l'artwork del CD, chi è l‘autore?
Francesco Salvati, uno dei talenti pittorici più interessanti nel panorama nazionale, a mio avviso.
Francesco è un vero genio dell'arte visiva ed ha già lavorato per artisti come Neffa e per notissimi marchi di moda.
La cosa incredibile è che ha concepito il tutto ascoltando una o due prove mentre i pezzi erano ancora in fase di affinamento.
Grazie dei complimenti, comunque.

Siete di Napoli, famosa nella scena dark per le bands come Argine, Ashram, Lupercalia, Corde Oblique. Vi sentite vicini al genere di questi progetti musicali?
Non abbiamo avuto il piacere di ascoltare tutti i gruppi citati ma per ciò che abbiamo sentito siamo molto lieti di essere in ottima compagnia.
Personalmente ho ascoltato Ashram e Corde Oblique e, soprattutto questi ultimi, mi hanno davvero incantato.

Un vostro sogno per il futuro del vostro progetto?
Sai, c'è un sottobosco molto valido che pervade il mondo artistico-musicale della nostra controversa nazione...vorremmo solo avere la libertà espressiva che ci ha finora permesso di prenderci le forti emozioni per le quali siamo grati a chi ci sostiene...magari per sempre...

Web:
http://www.myspace.com/inguinedidaphne

INGUINE DI DAPHNE
"DecaDanza"
CD (E.R.A. / Area Rock)


Inguine di Daphne è una band di ben sei elementi ai quali, solo nell’attività live, si aggiungono altri collaboratori che contribuiscono alla resa delle performances. Dopo il promo di tre anni fa, la band debutta con il primo cd ufficiale “DecaDanza”. Il loro sound è un’oscura miscela di darkwave italiana anni '80 e dark prog, che per alcuni versi mi ricorda le sonorità degli Arpia. Il disco con dieci tracce ufficiali più una fantasma è un lungo viaggio tra musica e teatrorock. Le voci di Dagon Lorai e di Alessia De Capua ben si amalgamano insieme passando da brani lenti e d’atmosfera ad altri più potenti e rock. Ottimi i raffinati arrangiamenti e i testi in italiano che ben si adattano alla loro musica. Una band inusuale e da scoprire perchè oltre alla musica propone pittura, videoarte, poesia, mimica, teatrodanza e recitazione.
Web: http://www.myspace.com/inguinedidaphne
(Nikita)

 

Intervista pubblicata il 9 Dicembre 2009