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                 Q4U 
                   
                  "Best of"  
                  CD (Wave Records)  
                Wave 
                  records resuscita una band di punk/wave di Reykjavík e già questo 
                  dovrebbe farci drizzare le orecchie perché sentire una musica 
                  tipicamente anni 80, di origine assolutamente British, cantata 
                  in una lingua antichissima, figlia dell'isolamento che ha goduto 
                  l'Islanda per millenni, retaggio di generi agli antipodi come 
                  viking metal ed affini, è qualcosa di davvero originale. Se 
                  a questo si aggiunge che questo best of giunge dopo circa 15 
                  anni di silenzio discografico e che la band esiste da circa 
                  30 anni ed ha pubblicato in totale 4 lavori di cui 2 compilation, 
                  allora possiamo essere sicuri che questo lavoro può essere considerato 
                  un episodio pressoché unico nella storia della punk/wave. La 
                  musica risente dell'età, le sonorità apparentemente non hanno 
                  subito revisioni o miglioramenti, lo spirito wave anni 80 islandese 
                  è rimasto immutato (come succede per molte altre cose da quelle 
                  parti) e questo non può che far piacere agli appassionati del 
                  genere. Ventidue tracce di durata media di 2 minuti l'una, più 
                  altre sei registrazioni dal vivo, canzoncine minimal piacevoli, 
                  a volte forse un po' troppo allegre, sicuramente interessanti. 
                  Tutti i successi che hanno tracciato la storia della band sono 
                  presenti, tra cui vanno citate sicuramente le hit "Böring" e 
                  "Creeps". Dategli un ascolto se potete, se siete fermi agli 
                  anni 80 invece, compratelo.  
                  Sito: http://notendur.centrum.is/~ingjul/adalq4u.html 
                   
                  (M/B'06)  
                   
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               RADIANCE 
                M31  
                "s/t"  
                CD (autoprodotto)  
                 
                Esce questo progetto autoprodotto del romano Claudio Costantini, 
                che si definisce compositore, chitarrista e musicoterapista. Già 
                attivo con il gruppo metal "Crime of normality", con Radiance 
                M 31 Costantini si propone di dare il giusto spazio alla sua passione 
                per la musica elettronica attraverso un album di musica ambient/drone 
                ispirato anche ai paesaggi scozzesi in cui l'autore ha soggiornato 
                per circa sei mesi. Si può dire che la musica oscilla tra un ambient 
                ritmato, quasi powernoise, come nella traccia di apertura. Momenti 
                di intenso pathos si hanno invece in "Eleusi orange sun", una 
                specie di alba cosmica, un'intensità che può far venire in mente 
                "Les Joyaux de la Princesse". Da segnalare anche "Alpha throne 
                code", traccia monumentale con un feeling deep space che può richiamare 
                alla mente gruppi come Inade o Collapsar. Buon esordio, buone 
                idee, personalità da coltivare per crescere e dare vita ad opere 
                autonome, oltre i cliché del genere.  
                Sito: http://www.myspace.com/radiancem31 
                (M/B'06)  | 
             
             
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                 REMORA 
                   
                  "Scars bring hope"  
                  CD ( Silber Records)  
                Progetto 
                  con ormai una quindicina d’anni sulle spalle, Remora è l’alter 
                  ego di Brian John Mitchell, poliedrico artista underground che 
                  approda con questo cd ufficiale su Silber ad una sorta di summa 
                  della sua produzione costellata di cassette, cdr e produzioni 
                  dal taglio piuttosto casalingo e “self-made”. Coadiuvato da 
                  Brian Lea Mc Kenzie alla produzione, John partorisce praticamente 
                  da solo l’intero lavoro, proponendo un sound stratificato di 
                  chitarre dal suono ripetitivo e decisamente “sporco”, con un 
                  effetto finale che rievoca in qualche maniera i vecchi Sonic 
                  Youth piuttosto che alcune idee alla Michael Gira, il tutto 
                  filtrato da elementi di post-rock e folk psichedelico dal mood 
                  tipicamente americano. Con testi che spaziano da un’apocalittica 
                  fine del mondo (“The future of man”) all’invasione della terra 
                  ad opera degli alieni (“My brothers’ guns and knives”) il dischetto 
                  potrebbe appassionare maggiormente le orecchie allenate al cosiddetto 
                  “indie” (soprattutto quello Made in USA) piuttosto che il pubblico 
                  devoto a sonorità gotiche o comunque oscure. Se siete curiosi 
                  fatevi un giro su: http://www.silbermedia.com/remora/ 
                   
                  (Oflorenz) 
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                 JACQUES, 
                  A ROBIN  
                  "Statuettes"  
                  CD (Hortus Media)  
                 
                  Debutta sulla sua etichetta Davide Ariasso, 
                  inglese originario del nord Italia e residente a Bristol, e 
                  ci propone sette canzoni da lui stesso definite ballate pop 
                  da camera, definizione abbastanza azzeccata perché effettivamente 
                  richiama alla mente gruppi come "Nature and organisation" di 
                  Michael Cashmore, famoso per le sue collaborazioni con Current 
                  93, ma con un approccio decisamente più folk , affine a gruppi 
                  come Anthony and the Johnsons, Scott Walker o Richard Hawley. 
                  Molto bello il cartonato che accoglie il cd, con una sorta di 
                  homunculus alchemico in copertina (probabilmente rappresentante 
                  Jacques Robin, ossia l'alter ego inglese di Davide) e due vetrate 
                  raffiguranti paesaggi bucolici, una rappresentante il giorno 
                  e l'altra la notte. Il lavoro è dedicato alla sorella Elena, 
                  perduta in tenerissima età: la malinconia emerge da ogni nota 
                  e si mescola al calore degli archi, tutti rigorosamente reali 
                  e non campionati sapientemente mixati al Robot Club da Stew 
                  Jackson (che ha già lavorato con i Massive Attack tanto per 
                  dirne uno). Complessivamente un bel lavoro, ispirato e originale. 
                   
                  Sito: http://www.jacquesarobin.com 
                   
                  (M/B'06)  
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                 SINEZAMIA 
                   
                  “Ombra”  
                  CDR singolo (Autoproduzione)  
                I 
                  mantovani Sinezamia tornano con un singolo, ultra limitato a 
                  50 copie e contenente 
                  un’unica traccia, “Ombra”, che mostra la continua crescita del 
                  quintetto in termini di bravura e personalizzazione. Un bel 
                  brano accattivante, ben arrangiato, dove le influenze della 
                  migliore new wave italiana convivono con sonorità più moderne 
                  e chitarre rockeggianti. Peccato manchi almeno una ‘b-side’, 
                  ma ci accontentiamo aspettando fiduciosi l’arrivo di un album 
                  a lunga durata.  
                  Sito: www.myspace.com/sinezamiamantova 
                   
                  (Fabio Degiorgi) 
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                 SIR 
                  JOE  
                  "The Observer"  
                  CD (Calembour Records)  
                   
                  Probabilmente gli amanti dei mitici sabaudi Frozen Autumn ameranno 
                  questo nuovo elegante disco di Sergio “Sir Joe” Bersanetti: 
                  la voce di Froxeanne appare in una delle tracce, Diego Merletto 
                  è responsabile del bell’ artwork dell’opera, ed il disco esce 
                  per la label Calembour gestita proprio dalla nostra Froxeanne! 
                  In realtà lo spirito di “The Observer” riprende l’elegante elettronica 
                  fredda e minimale che fu il marchio di fabbrica non solo di 
                  ensemble quali Frozen Autumn , ma dell’intera scia dorata degli 
                  eighties di Gary Numan, Kraftwerk, Depeche Mode, Erasure ed 
                  anche DAF (ascoltate “Frei”!). Queste tutte le impressioni che 
                  vi assaliranno prepotentemente ascoltando le 10 tracce interamente 
                  composte con gran gusto e raffinatezza da Sergio, perché dunque 
                  non approfondire la questione visitando: www.sir-joe.com 
                   
                  (Oflorenz) 
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                 SIVA 
                  SIX  
                  "The twin moons"  
                  CD (Alfa-Matrix)  
                Arrivano 
                  al terzo album i greci Siva Six, duo composto da Herr Kaos, 
                  che ha sostituito Noid alle tastiere, e Z alle parti vocali, 
                  sull'onda del successo del loro precedente lavoro, "Black will" 
                  risalente al 2006. Ci sono voluti ben cinque anni per produrre 
                  un album nuovo, cedendo nel frattempo alla tentazione di ammorbare 
                  la scena ebm/industrial con una ristampa del debutto "Rise new 
                  flesh" con bonus cd di remix, e questo non può che accrescere 
                  le aspettative, che non andranno deluse, visto che oltre ad 
                  aver sfornato un album che musicalmente costituisce probabilmente 
                  il loro vertice, hanno fruito dell'arte visuale di Jerome Cross, 
                  che ha già lavorato con pezzi grossi della scena metal estrema 
                  (Mayhem, Arcturus per citarne alcuni) e delle parti orchestrali 
                  ad opera di Chris Antoniou, particolarmente efficaci in "Serpent 
                  whore". L'album si articola su tracce in vena industrial ritmata, 
                  che si alternano a quelle più lente, particolarmente apprezzabili 
                  per il loro retrogusto macabro che ricorda le colonne sonore 
                  dei film di Dario Argento degli albori, come per esempio "Valley 
                  of the shadows", particolarmente inquietante. Complessivamente 
                  un lavoro sopra la media, ma non resterà negli annali del genere. 
                  Esiste anche una edizione limitata con cd extra contenente vari 
                  remix.  
                  Sito: http://www.sivasix.com 
                   
                  (M/B'06)  
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                 SNOWFADE 
                   
                  "Necrophore"  
                  CDR/Tape (Invisible Eye Productions)  
                Esce 
                  in sole 50 copie questo nuovo orrorifico capitolo a nome Snowfade, 
                  creatura che cela ”Mr. Ouroboros” Marco Grosso, master mind 
                  della label dark ambient/esoteric Invisible Eye. Titolo e cover 
                  ci anticipano già molto: 10 tracce di oscurissimo e freddo death-ambient 
                  con squarci degni della colonna sonora di un film di Edgar Allan 
                  Poe (“Ossuary”), e momenti di sicura apoteosi per i ricercatori 
                  di spazi solitari e privi di ogni forma vitale. Snowfade si 
                  conferma una volta di più propaggine extra noire della scuderia 
                  Invisible Eye, quasi un viaggio sonoro all’interno di un tunnel 
                  privo di ogni traccia di luce. Curati come al solito i packaging 
                  di I.E., dall’artwork colorato del nastro all’accattivante confezione 
                  in formato Dvd per il Cdr.  
                  Sito: www.myspace.com/snowfadeproject 
                   
                  (Oflorenz) 
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              SNOWFADE 
                 
                "Synthetic Nightmare"  
                CDR (Invisible Eye Productions)  
                 
                Il poliedrico ambient oscuro - vero e proprio 
                manifesto dell’aretina Invisible Eye di Marco Grosso - trova in 
                questo Cdr limitato a sole 50 copie un vero manifesto programmatico. 
                Nata un paio di anni fa’ fondamentalmente come live act, la sinistra 
                creatura Snowfade ci propone con queste 10 tracce una sorta di 
                raccolta selezionata di brani precedentemente usciti per compilations 
                (“Sounds behind the corner”, “EA Poe Tribute”, “Dark Christmas”…) 
                ed in parte inediti; la perizia di Marco nell’esplorare senza 
                limiti territori dark ambient in maniera assolutamente non scontata 
                e ripetitiva è qualità assai rara, e Snowfade in particolare ne 
                rappresenta una delle più brillanti e convincenti dimostrazioni. 
                Una sinfonia apocalittica per l’era oscura del Kali Yuga.  
                Sito: 
                 
                 www.myspace.com/snowfadeproject 
                 
                (Oflorenz) | 
             
             
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                 TEATRO 
                  SATANICO 
                  "Der Tod in Venedig"  
                  CD (autoprodotto)  
                In 
                  un box metallico è racchiuso questo nuovo CD dei Teatro Satanico, 
                  un progetto incatalogabile e pieno d'inventiva, che negli ultimi 
                  anni ha rilasciato parecchie produzioni. I Teatro Satanico, 
                  secondo il mio parere, non si possono catalogare esclusivamente 
                  nel filone industrial ma sono talmente personali che racchiuderli 
                  in un solo genere sarebbe un limite per la loro inventiva. In 
                  questo album ci sono sette tracce elettroniche minimali e piene 
                  di mistero che sarebbero un'ideale colonna sonora per un film 
                  di David Lynch. Come ogni produzione del progetto anche in questa 
                  i TS dimostrano come la loro musica sia sempre originale e unica, 
                  ritengo che siano una delle poche band che produca musica con 
                  la massima libertà artistica e senza cercare un "arruffiamento". 
                  Tutto ciò è dimostrato dalla la loro lunga storia. "Der Tod 
                  in Venedig" è limitato a sole 101 copie. Fatelo vostro ;)  
                  Sito: http://www.teatrosatanico.it/ 
                   
                  (Nikita) 
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                 TEMPLE 
                  OF VENUS  
                  "Messiah Complex"  
                  CD (autoprodotto)  
                La 
                  loro new wave propone venature di stampo british-rock. Non a 
                  caso sono andati a suonare nella Terra d'Albione dove sicuramente 
                  si trovano maggiormente a loro agio che nella fredda e scontata 
                  italietta musicale. Le chitarre elaborano congetture wave intervallate 
                  dal cantato inglese, dolce e malleabile senza essere troppo 
                  appariscente. Una band di essenzialità rock wave non troppo 
                  complicato, alcune pause si possono leggere come il tentativo 
                  di abbracciare più generi evitando la banalizzazione e la ferma 
                  posizione sui propri conosciuti percorsi orientativi. La sensazione 
                  finale non è in ogni caso molto positiva, la generale staticità 
                  non produce grandi pezzi, la noia sembra tediare le stesse note 
                  concentrate sul proprio sentiero "elettronico" predisposto a 
                  tavolino. Poco spazio per un po' di sana e doverosa eccentricità. 
                  Sito: http://www.templeofvenus.it/ 
                  (Matteo "Pinhead" Chamey)  
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              TOT 
                LICHT 
                "Blood on the bats"  
                Download (autoprodotto)  
                 
                Nonostante l'estate riminese che tutta Europa 
                conosce, sbocciano ancora virgulti oscuri in questa città afflitta 
                da sole, mare e pessima musica da discoteca. Copertina, nome della 
                band, titoli e argomenti di questo secondo lavoro dei Tot Licht 
                ci portano indietro di una trentina d'anni, ma per fortuna, pur 
                essendo un prodotto sicuramente ancorato a wave d'annata, riesce 
                a risultare fresco, confortato da arrangiamenti puliti e una voce 
                perfettamente amalgamata nel tutto sonoro. "Your shadow" è un 
                gran bel pezzo, "Dark Angel" ricorda i Death in June di "Nada!", 
                "Linea gotica", cantato in italiano fa pensare ai primi acidi 
                Litfiba, ma con un feeling decisamente più oscuro. Si percepisce 
                anche l'influenza dei primi Sopor Aeternus e dei Bauhaus un po' 
                per tutto l'album. Consigliato ai nostalgici, a chi si sta avvicinando 
                a questo genere e a chi odia il sole e il mare. Sito: http://www.myspace.com/totlicht 
                (M/B'06)  | 
             
             
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                 TUTTOILBUIO 
                   
                  "Only dead songs in the drawer"  
                  Streaming (autoprodotto)  
                Esordio 
                  per la band bergamasca, prodotto in maniera totalmente autonoma 
                  e indipendente. Cinque canzoni che tracciano un profilo netto 
                  e ben definito delle intenzioni e delle capacità di questi ragazzi, 
                  racchiudendo una notevole varietà della proposta. Si parte con 
                  "Kill my dawn" brano potente e cadenzato con arresti e ripartenze 
                  a tratti slow metal a tratti stoner ballad, molto vario e dall'appeal 
                  vagamente commerciale. Con "Denial denial denial" si passa ad 
                  un brano di post rock cantato in tedesco, molto classico, ma 
                  pregevole. "Corvi ad Alexanderplatz" è il preludio dedicato 
                  alla celebre piazza berlinese, che ci porta dritti alla title 
                  track, brano più completo e originale del cd sempre in chiave 
                  post-rock/alternative. Zero chiude l'EP portando accordi depressivi 
                  e di nuovo rallentati uniti al cantato in italiano. Buon esordio. 
                   
                  Sito: http://www.myspace.com/tuttoilbuio 
                   
                  (M/B'06)  
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                 VORTEX 
                   
                  "Rockdrill"  
                  CD (Cyclic Law)  
                La 
                  label canadese ha preso il posto della Cold Meat Industrial 
                  di cui, ormai, non vediamo più produzioni. La Cyclic Law rilascia 
                  solo CD di buona qualità dedicati all'industrial e all'ambient. 
                  Questo Cd è eccelso, si passa da atmosfere più ambient a brani 
                  più ritmati ed enfatici. Vortex è un one man project tedesco 
                  giunto al secondo album. "Rockdrill", concept album dedicato 
                  alla scultura creata dall'artista del vorticismo Jacob Epstein 
                  nel 1913/14. che lui stesse distrusse dopo aver ricevuto molte 
                  opinioni negative e che lui stesso rinnego. L'opera molto moderna 
                  per l'epoca raffigura un mostro (un moderno Frankestein) che 
                  semina morte e distruzione. Un mostro che può esistere in tutti 
                  noi, alcuni riescono a domarlo e altri invece lasciano che si 
                  impossessi della propria vita per distruggere quella degli altri. 
                  Alcuni artisti che si ispirarono ai disegni di Epstein riuscirono 
                  a ricreare la scultura negli anni '60. L'album parte con la 
                  traccia "Rockdreill I" che da un'iniziale atmosfera sinfonica 
                  arriva sonorità molto ritmate e militaresche. "Canto Spoleto" 
                  invece è un brano in cui una voce narrante è accompagnata da 
                  arpeggi di chitarra acustica. "Spiral" e "Asylum" sono brani 
                  tipicamente ambient. "Iron Cage" invece è un brano dalle connotazioni 
                  decisamente esoteriche, in cui dei suoni di "chor" sono accompagnati 
                  da timpani militareschi. "Rockdrill" è a mio avviso il miglior 
                  CD di musica ambinet che abbia ascoltato nel 2011. 
                  Sito: http://www.cycliclaw.com/ 
                  (Nikita)  
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                 DAVID 
                  E. WILLIAMS 
                  "Ensemble Experience Project EP"  
                  CD (NATO-UR Muzik)  
                Il 
                  black-humor di David intrecciato alla meta da un ensemblement 
                  di elementi classici: chitarra elettrica, batteria, basso, violino, 
                  tastiere. Melodie in distorsione vocale, cantilene di "americana"-soft-punk 
                  che farebbero godere Blixa dei Neubaten. Se questo sound venisse 
                  contaminato da elementi industrial potrebbe generare scariche 
                  di adrenalina conturbante non indifferente. Interessante questo 
                  esperimento (soprattutto con gli intervalli di violino) che 
                  vorrebbe essere un'alternativa orchestrale neo-melodica ai viaggi 
                  di Mr Williams. Solo trecento copie per la versione "barbecue"-EP 
                  che vede il gruppetto intento a cucinare musica sul fronte di 
                  un fittizio 45giri in versione cd. Un'esperienza di new-country-rock 
                  fuori da qualunque schema universalmente riconosciuto.  
                  Sito: http://www.compulsiononline.com/DavidEWilliamsEnsembleExperienceProject.htm 
                  (Matteo "Pinhead" Chamey)  
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              THE 
                WYRM  
                "The Wyrm"  
                CD (GH Records)  
                 
                Dark-folk 
                e martial-medievale, la valenciana GH propone l'ennesimo disco 
                che nessuno vuole pubblicare. Si tratta di un manifesto spudorato 
                a favore del Plagio Militare e Sociale. L'estremo nazionalismo 
                fuso al fondamentalismo guerrafondaio, unto di paganesimo sovrano. 
                Il cantato è composto da discorsi originali o filmici relativi 
                al Movimento del Plagio sopra citato e tutte le congetture militari 
                che ne conseguono. Un vero "massacro", una vera marcia "funebre" 
                medievale intrisa di dark-folk fino al midollo. Musicalmente un 
                disco eccellente, imponente pur senza sfoderare clamorose arti 
                compositive, già solo la sensazione di appartenere ad un mondo 
                così lontano (davvero?) dal nostro è straniante e attraente allo 
                stesso tempo. Una colonna sonora cavalleresca, più vicina agli 
                ordini monastici rosacrociani e templari che alle scorribande 
                da moschettieri spensierati. 25 marce per quasi 1 ora e mezza 
                di funeree riflessioni.  
                Sito: http://gradualhate.info/ghrecords.html 
                (Matteo "Pinhead" Chamey)   | 
             
             
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              WORDS 
                AND ACTIONS 
                Life of farewells  
                Tape (autoprodotto)  
                 
                C'è gente che incide ancora su nastro, come questo duo alessandrino 
                dedito ad una cold/dark wave che più oscura non si può: voci acide 
                e disperate, batteria e sintetizzatori a 20°C sottozero, niente 
                di positivo emerge da queste quattro tracce che forse non propongono 
                nulla di nuovo, ma sicuramente ricordano a tutti come si fa della 
                grande musica oscura anni 80, come la cassetta su cui è incisa. 
                Questo lavoro è semplicemente meraviglioso, una chicca per chiunque 
                ami visceralmente l'oscurità fatta musica e non abbia i paraocchi 
                da basarsi sul genere musicale. Ambientazioni nero violacee e 
                umide ci accompagnano cavalcando atmosfere dissonanti ed allucinate, 
                soffocanti. Non riesco ad immaginare cosa possa essere un full 
                length di questi ragazzi, probabilmente più annichilente di un 
                concerto dei Sunn O))). Grandi!  
                Sito: http://www.myspace.com/wordsandactions 
                 
                (M/B'06)  | 
             
             
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                 23 
                  TRUBLION 23 
                  "Chants et danses au temps de Graffen Walder"  
                  CD (Le Cluricaun) 
                Nuovo 
                  lavoro per colui che si definisce il batterista pazzo (sì, perché 
                  Eric Roger invece non lo è? In senso buono ovviamente) del geniale 
                  gruppo Gaë Bolg. Per chi non conoscesse questa congrega di allegri 
                  hyppie dei tempi moderni, essi propongono ballate goliardiche 
                  nei testi ("La ballade des enculés" non credo abbia bisogno 
                  di traduzione), dai toni musicali però malinconici e assolutamente 
                  riusciti, che affondano radici nel Medioevo, per la precisione 
                  si celebrano qui le gesta di Graffen Walder, margravio di Walderland 
                  nel Sacro Romano Impero vissuto nel XIV secolo, e la vita della 
                  gente che viveva in quelle terre in quel periodo di crisi. Prende 
                  parte a questo album una marea di persone, compagni di viaggio 
                  (e immagino di bevute) del nostro Trublion, tra cui annoveriamo 
                  quello che pare essere un pupazzo a nome Floupi XXIII e Eric 
                  Roger stesso, la cui mano santa e talentuosa si percepisce fortemente 
                  in questo lavoro pur non stravolgendo la personalità del gruppo. 
                  Queste premesse non devono però travisare l'ascoltatore che 
                  si troverà di fronte un'opera di contenuto tecnico elevatissimo 
                  accompagnato da altrettanto notevoli ispirazione ed originalità 
                  anche se non esente da variazioni schizofreniche come l'inserimento 
                  di una traccia power electro "Lebentanz", nel bel mezzo di un 
                  album fin lì totalmente folk. Ci si muove tra intro trionfali, 
                  fantastiche ballate psichedeliche e malinconiche, "Le seigneur 
                  des mouches" su tutte, e qualche contaminazione industriale 
                  che però non guasta assolutamente l'atmosfera. Grandissimi! 
                   
                  Sito: http://www.myspace.com/23trublion23 
                   
                  (M/B'06)  
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                 32CRASH 
                   
                  "Y2112Y"  
                  CD (Alfa-Matrix) 
                Seconda 
                  uscita per questo side project di Jean-Luc De Meyer, cantante 
                  dei Front 242, affiancato da Len Lemeire e Jan D'Hooghe degli 
                  Implant. 32Crash è un progetto musicale in chiave electro-ebm, 
                  focalizzato su fantascientifiche missioni nello spazio sconosciuto 
                  ed epiche battaglie con fantomatici alieni. Questa volta l'ambientazione 
                  è in un ipotetico futuro nell'anno 2112: alieni sulla terra, 
                  colonie spaziali distrutte, replicanti, piogge acide, mosche 
                  ovunque, una specie di Blade Runner insomma, decisamente apocalittico 
                  ma non nei toni che sono piuttosto epici, si percepisce a tratti 
                  un'attitudine quasi power/epic metal tanto per capirci, come 
                  per esempio in "Dawning sun". Il disco è molto originale, ricco 
                  di spunti interessanti e coadiuvato dal talento e dall'esperienza 
                  dei tre musicisti, su tutti De Meyer. E' disponibile anche un'edizione 
                  limitata con bonus cd di remix, inevitabile come la morte.  
                  Sito: http://www.32crash.com 
                   
                  (M/B'06)  
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          avanti 
           
          
           
             
           
         
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