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              HANGMAN'S 
                JOKE 
                "s/t" MiniCD  
                (autoprodotto)  
                 
                Avevamo anticipato con un'intervista (clicca 
                qui) l'uscita di questo nuovo mini-album che è il ritorno, 
                dopo 5 anni di silenzio discografico in seguito all'uscita del 
                loro primo CD-album ufficiale ""Fausse Mémoire", di questa valida 
                gothic band svizzera. Nonostante questi anni di silenzio le HJ 
                non hanno perso lo smalto e la loro personale visione del gothic 
                rock, intrisa di voce ethereal accompagnata da chitarre elettriche 
                e dalla dolcezza del suono della viola. Quattro sono le tracce 
                di questo lavoro, si inizia con "Shiva" un brano tipico della 
                band di Neuchâtel, dove il gothic rock si mischia all'ethereal 
                segue"You said", brano intimo e dolce, dove le HJ dimostrano tutto 
                il loro valore e le loro emozioni. "White" ha un'atmosfera dolce 
                e malincolina. Infine chiude degnamente il mini il brano "Fainting". 
                Speriamo di non aspettare troppi anni prima che esca un nuovo 
                CD e soprattutto di vedere la band presto dal vivo in Italia. 
                Intanto vi invito ad acquistare questo EP al più presto [;)]  
                Sito: http://mx3.ch/artist/thehangmansjoke 
                 
                (Nikita)  | 
             
             
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              HAUTVILLE 
                 
                "Numen Lumen"  
                CD (HR! SPQR) 
                 
                “Se sapranno 
                confermarsi con un seguito del medesimo livello, magari sotto 
                una distribuzione dalle spalle larghe, non ho dubbi ci ritroveremo 
                a parlare molto presto di una nuova gemma dell'area neofolk italica”. 
                Così terminavamo la recensione del Cdr d’esordio su Invisible 
                Eye “No milk for babies” qualche tempo fa’, ed il progetto lucano 
                ci ha preso di parola e non si è fatto attendere. “Numen Lumen”, 
                forte di un’ impeccabile produzione che sgrossa le imperfezioni 
                dell’esordio, si afferma come una gemma di prog-folk dal fascino 
                irresistibile, riprendendo una selezione del meglio da “No Milk 
                for babies” ed arricchendola con tre nuovi brani ad oggi inediti. 
                Dedicato a Giordano Bruno ed al filosofo esoterico partenopeo 
                Giuliano Kremmerz, il lavoro - pregno di riferimenti storici e 
                filosofici di notevole interesse - vede la presenza stabile al 
                canto della vocalist Simona, coadiuvata peraltro da Maria Rosaria 
                Lonigro ed Eleni Pitta in 4 delle 10 tracce presenti nell’opera. 
                Il distacco dall’area cosiddetta neofolk è ancora più evidente 
                in “Numen Lumen”, che sfida le vette artistiche tipicamente “progressive” 
                dei tempi che furono e va così a cesellare un’ennesima gemma per 
                l’ottima label viennese Hau Ruck! SPQR. Quando l’estro mediterraneo 
                tutto italico sa dare il meglio di sé.  
                Sito: www.hautville.com 
                 
                (Oflorenz) 
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                 HELLUVAH 
                   
                  "As we move silently"  
                  CD (Label etrange) 
                Secondo 
                  lavoro per questo gruppo francese capitanato da Camille Warmé 
                  alla voce, che si avvale del supporto di BobX al basso e alla 
                  batteria, cosa che ha contribuito ad intensificare l'impatto 
                  rock delle singole canzoni. Parigina, Camille ha iniziato nel 
                  1999 la sua carriera con una band di Nizza chiamata Fog, da 
                  cui si distacca per tornare a Parigi e incidere il demo per 
                  Helluvah, che riceve riscontri positivi e ddà la stura ad un 
                  tour promozionale. Nel 2008 esce il full length di debutto "Emotion 
                  pills" e nel frattempo la band partecipa ad una decina di compilation. 
                  Questo nuovo lavoro propone una musica tipicamente folk rock, 
                  con un'attitudine che ricorda PJ Harvey, Skin e le Hole insieme, 
                  belle melodie, grande grinta, sound volutamente grezzo, ma con 
                  ottimi arrangiamenti che permettono di apprezzare i singoli 
                  strumenti. Sono tutte canzoni di buon livello, forse un po' 
                  troppo semplici e questo è forse il vero punto debole che non 
                  ne fa un grande album, ma d'altra parte ne aumenta l'appeal 
                  commerciale: questa ragazza se la gioca coi big del mainstream 
                  musicale, speriamo di sentirla presto in radio al posto delle 
                  solite porcherie.  
                  Sito: http://www.helluvah.com 
                   
                  (M/B'06)  
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                 KHEM 
                  "Come forth"  
                  CDR (Show me your wounds)  
                La 
                  creatura Khem proviene da Taranto, e conta sull’estro di Cosimo 
                  ZOS Mungheri e Hans Backovic, che traggono ispirazione per questo 
                  esordio sull’ottima label elvetica SMYW dalle liriche di Aleister 
                  Crowley ed Austin Oman Spare. Ed effettivamente l’aspetto rituale 
                  assume una ruolo di primo piano nel corso delle 9 tracce di 
                  “Come forth”, riecheggianti le favolose e sinistre suggestioni 
                  dell’epoca d’oro della cosiddetta “England Hidden Reverse” di 
                  Coil e C93 (quelli dell’inizio) cosi come le vere e proprie 
                  liturgie industriali dei progetti gravitanti intorno al mitico 
                  T.O.P.Y., PTV e Rosemary’s Baby su tutti. Voci recitate a mo’ 
                  di allucinanti declamazioni si fondono con il substrato sonoro 
                  dei samples malati, il tutto ulteriormente alterato, a tratti, 
                  da un tappeto percussivo di natura tribaleggiante. Coadiuvato 
                  nella stesura di alcuni dei testi da Maksym A. Graven e dalla 
                  chitarra di Alessandro Schirosi su “Void”, il duo ZOS/Backovic 
                  infrange decisamente le barriere di genere come nella migliore 
                  tradizione dei brillanti progetti ruotanti intorno alla cosiddetta 
                  area “ritual-industrial”, regalandoci materia sonora per le 
                  orecchie ma soprattutto per lo spirito: a patto - ovviamente 
                  – che i “canali” giusti siano già aperti e predisposti! Ottimo 
                  esordio, restiamo in attesa di futuri sviluppi.  
                  Sito: www.myspace.com/khemuzak 
                  (Oflorenz) 
                   
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                 KING 
                  DUDE  
                  "Tonight's special death"  
                  LP (Avant!)  
                Fantastici 
                  questi americani che sembrano usciti da un film di Tarantino: 
                  giacche scure, eleganti e tetri, come la loro musica. Dark-folk 
                  crepuscolare sorprendente, come ci eravamo abituati a pretendere 
                  da gruppi come Death in June, ormai in fase calante da un pezzo. 
                  Sono attivi da pochissimo, ma hanno già all'attivo un EP su 
                  cassetta e due 7", tra cui va senz'altro citato lo split coi 
                  Solanaceae (band di Kim Larsen, fondatore di :Of The Wand And 
                  The Moon:), e naturalmente questo full length, edito precedentemente 
                  su CD-r da Disaro e che questa volta vede la luce in formato 
                  vinile con due tracce inedite ("White Hands" e "Day Of The Night") 
                  grazie alla Avant!, sempre attenta alle realtà emergenti e con 
                  personalità. King Dude è il progetto solista di Thomas Jefferson 
                  Cowgill (cantante/chitarrista degli sconosciuti death/black 
                  metallers Book Of Black Earth), che attinge dai pilastri su 
                  cui si regge il folk apocalittico tradizionale, ma ispirandosi 
                  anche alla scuola cantautorale americana dei vari Dylan, Guthrie 
                  e Leonard Cohen. Imperdibile!  
                  Sito: http://www.myspace.com/kingdudes  
                  (M/B'06)  
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                 KREATIV 
                  IN DEN BODEN  
                  "Disco suicide"  
                  Download (Pogoselvaggio! Records)  
                Milanesi, 
                  i Kreativ In den Boden sono l'esempio lampante che quando hai 
                  le idee, non servono mezzi economici o esperienza. Band formata 
                  da Mirko Void e Silvio Espinoise, propongono nove tracce di 
                  musica elettronica fredda e minimale, ispirata alla new wave 
                  sovietica, berlinese ed alla dark wave anni 80. Tutte le canzoni 
                  sono molto valide, l'album è cupo, ma la semplicità strutturale 
                  delle canzoni riesce ad alleggerire l'atmosfera. Spiccano la 
                  title track, lenta e nebbiosa, e "Happiness Brings Loneliness", 
                  triste e bellissima. Due cover, "Drown" dei Chrome e ''You Are 
                  Still Queen'', versione alternativa di ''You Are Still King'' 
                  dei Dirty Pulp Theatre, altra band del duo in collaborazione 
                  con Giulia La Scala, vocalist del gruppo e autrice del pezzo. 
                  Chiude "Other Space" pezzo creato prendendo spunto dai suoni 
                  dei vecchi b-movie sugli alieni. Davvero niente male: consigliato 
                  a tutti.  
                  Sito web: http://www.myspace.com/kreativindenboden 
                   
                  (M/B'06)  
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                 KRYSTAL 
                  SYSTEM  
                  "Nuclear"  
                  CD (Alfa-Matrix) 
                I 
                  gruppi francesi dimostrano spesso, un po' come quelli italiani, 
                  una marcata identità culturale e, anche quando i loro prodotti 
                  non sono eccezionali, restano in testa e affrescano con nuovi 
                  colori il ritratto del genere che suonano. Il duo parigino può 
                  rientrare a pieno titolo in questa categoria: il macrogenere 
                  in questione spazia tra ebm, ed electro-industrial, senza rinunciare 
                  ad un'attitudine industrial metal, come in "So long", che completa 
                  il loro suono in un mix tutto sommato riuscito. L'album accontenta 
                  un po' tutti i fautori dei generi su citati, senza però colpire 
                  veramente l'ascoltatore ed emergere da quella mediocrità così 
                  diffusa ai giorni nostri. Spiccano "Nuclear Winter" e l'emozionale 
                  "Le Chaos". Disponibile anche l'edizione limitata in box cartonato 
                  con bonus cd di remix di nomi come dj Taiki, Treponem Pal, Amgod 
                  e Implant.  
                  Sito: http://www.krystal-system.com 
                  (M/B'06)  
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                 LOSCIL 
                   
                  "Coast/range/arc"  
                  CD (Glacial Movements)  
                Loscil 
                  é sinonimo di Scott Morgan, autore canadese attivo sin dal 1999 
                  nel campo dell’elettronica ambientale con etichette di settore 
                  tra le quali l’americana Kranky, e noto in particolare per la 
                  sua bravura nel creare eccezionali sinfonie sintetiche incentrate 
                  su di un soggetto tematico ben definito. Naturale è venuta in 
                  tal modo la proficua collaborazione con la romana Glacial Movements, 
                  label dedita all’esplorazione in suoni dell’universo isolazionista 
                  ruotante intorno alla natura più pura ed incontaminata, la natura 
                  glaciale ed estrema dei confini del mondo. I 6 lunghi capitoli 
                  di “coast/range/arc” vogliono dipingere nelle nostre menti la 
                  dura e sublime bellezza delle aree montane costiere dello sconfinato 
                  Nord-Ovest canadese, proiettando l’ascoltatore in un viaggio 
                  immaginario verso queste propaggini estreme del continente natio 
                  di Scott. Dai tappeti sonori di “Black tusk” piuttosto che di 
                  “Goat mountain” emerge la fredda staticità dei laghi, dei ghiacciai 
                  e degli altipiani di quei luoghi incastonati ai margini del 
                  globo, rendendo l’ascolto del disco quanto di più prossimo alla 
                  contemplazione di una vivida fotografia grandangolare di uno 
                  skyline della Bristish Columbia. Una nuova, immancabile pietra 
                  angolare per lo splendido catalogo della label di Alessandro 
                  Tedeschi.  
                  Sito: 
                  http://www.glacialmovements.com/gmcat4.htm 
                   
                  (Oflorenz)   
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                 LOVE 
                  IN ELEVATOR  
                  "Il Giorno Dell'Assenza"  
                  CD (Epic & Fantasy Music) 
                La 
                  strumentazione della band si distingue per la presenza di mellotron, 
                  vibrafono e hammond m3 (su tutti), vero fulcro vitale di un 
                  nucleo compositivo caratterizzato da una generale euforica decadenza. 
                  La title track sterza su orizzonti rock in lentissima distorsione, 
                  sembra di vagare tra una nuvola soffice di malinconia e un altare 
                  di circospezione autoriale post-punk. Interessantissimi e assolutamente 
                  da gustare, nei limiti del possibile, in versione live, ove 
                  potrebbero riservare gustose prelibatezze nell'incantare con 
                  la ritmica-strumentale di notevole assiduità ipnotica. Il cantato 
                  italiano femminile estremizza quella sensazione di benevolo 
                  malessere che aleggia sull'intero album, un disco malato dove 
                  la malattia si respira tra le note e i riff di chitarra. Nulla 
                  di originalissimo ma una sana dose di incantevole abbandono 
                  per non trovare risposte, semmai letture alterate del proprio 
                  distorto percorso vitale.  
                  (Matteo "Pinhead" Chamey)  
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                 MARIO 
                  MARINONI  
                  "Disturbo depressivo"  
                  CD (autoprodotto)  
                Debutto 
                  solista per questo ragazzo di origine barese, ma trapiantato 
                  a Milano. Mario Marinoni ha però una storia musicale già molto 
                  lunga alle spalle: nel 1986 fonda la darkwave band chiamata 
                  Clessidra Debutto di quattro tracce di wave gotica sperimentale. 
                  Nel 92 la band si scioglie dando adito ad esperienze disparate, 
                  dal rock demenziale con "Mario Pasticca e i suoi Pazienti" al 
                  blues. Nel 2007 entra come chitarrista nella band Solarya e 
                  nel 2009 dà vita ad un progetto elettronico commerciale chiamato 
                  Mono. Nel 2010 fonda infine i "Different ways" che ripropone 
                  in chiave elettronica i grandi successi darkwave anni 80. Un 
                  evento doloroso dà infine vita a questo progetto omonimo e probabilmente 
                  autobiografico, che dovrebbe anticipare la prossima uscita dell'album. 
                  Quattro tracce di vita vissuta ai margini della normalità tra 
                  medici e medicinali, malinconiche e originali, che tradiscono 
                  le capacità e l'esperienza di questo musicista che, pur attingendo 
                  a piene mani dalla wave anni 80 la rielabora con originalità 
                  e contaminazioni rumoristiche che però non prevalgono mai: non 
                  sono tracce facili e non rimarranno in testa neanche dopo una 
                  decina di ascolti, vanno gustate con attenzione, ne varrà la 
                  pena.  
                  Sito: http://www.myspace.com/mariomarinoni  
                  (M/B'06)  
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                 MASALA 
                  EP "s/t" 
                  Cdr (Autoprodotto) 
                   
                  Le 
                  cinque tracce di Masala (“Mistura” in linguaggio Hindi) costituiscono 
                  la prima sperimentazione solista ad opera del bravo percussionista 
                  Riccardo Spaggiari di Ataraxia, che approfondisce il lato “etno-ambient” 
                  già presente nel progetto madre filtrando attraverso l’elegante 
                  coesione elettronica di un looper le atmosfere antiche ed ipnotiche 
                  di strumenti quali sansula, handpan, tabla e darbuka. La bravura 
                  di Riccardo nel tessere misticheggianti linee strumentali dal 
                  forte sapore mediorientale con l’ausilio dell’elettronica è 
                  notevole, confermando l’estro già messo in campo dal musicista 
                  reggiano in questi ultimi 9 anni di militanza con la gloriosa 
                  band di Francesca Nicoli. Un valido tassello in più per la già 
                  ampia produzione della famiglia modenese.  
                  Sito: 
                  http://www.riccardospaggiari.com/masala 
                   
                  (Oflorenz) 
                    
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              MORTIFICATION 
                TO THE FLESH  
                "Le Trésor Maudit"  
                CD (Final Muzik)  
                 
                Seconda uscita per la Final Muzik dedicata al recupero di valide 
                band tedesche degli anni '80. I Mortification to the Flesh erano 
                un trio teutonico dedito a una personale new wave intrisa di elettronica 
                e industrial. In questa raccolta ci sono sei tracce tratte dall'unica 
                loro uscita, un Lp del 1988 stampato in sole 300 copie, molto 
                ricercato dai cultori di vinili che hanno fatto lievitare il suo 
                prezzo a livelli altissimi. A chiudere la raccolta seguono altre 
                tre tracce inserite come bonus. Un album ipnotico e intriso d'atmosfere 
                apocalittiche, fondamentale per gli amanti dell'industrial wave. 
                La voce di Annett Falkenheiner, unita alla musica di Hubert Haverkamp 
                e di Imelle Von Dohlen, vi accompagnerà in un lungo viaggio attraverso 
                i mitici anni '80,quando la musica era vera avanguardia e non 
                scontata musica steoreotipata come in questi anni in cui chi fa 
                la maggior parte di industrial non crea assolutamente nulla di 
                nuovo. Non basta l'aiuto del PC per creare musica vera, ci vogliono 
                soprattutto idee che purtroppo scarseggiano. Meno male che ci 
                sono album come questo che ci fanno entusiasmare ancora. Consigliatissimo 
                ;)  
                Sito: 
                http://www.finalmuzik.com/ 
                 
                (Nikita) | 
             
             
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              NEIKKA 
                RPM  
                "Chain letters"  
                CD (Alfa Matrix) 
                 
                Dopo ben 5 anni di silenzio, tornano i newyorkesi 
                Neikka RPM con la loro mescolanza di gelido industrial e techno/ebm. 
                Terzo lavoro dai suoni morbosi, chitarre distorte, voci sussurrate 
                e cattive: Dominique ci incanta con le sue nenie sensuali che 
                gettano un velo di mistero, mentre Richard ci aggredisce col suo 
                beat aggressivo ed incessante che si alterna a momenti lenti e 
                cadenzati, che sono i più oscuri e riusciti dell'album. Per semplicità 
                si potrebbe dire che gli ultimi "Psychonaut 75" incontrano i primi 
                "Front 242". Da segnalare la catacombale "No one is beautiful", 
                la dolce e crudele "Umbra sub noctem" e la riesumazione di "Here's 
                your revolution". L'edizione limitata con cd extra include i soliti 
                remix di colleghi come Memmaker, Firemensch, Red Industrie e DCTB. 
                In conclusione, è complessivamente un discreto lavoro, però troppo 
                omogeneo, la struttura delle canzoni è un po' troppo uguale a 
                sé stessa.  
                Sito: http://www.neikkarpm.com 
                 
                (M/B'06)  | 
             
             
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                 NEUROPA 
                   
                  "Plastique people"  
                  CD (Conzoom Records) 
                Australiani 
                  di Sydney inizialmente dediti alla new wave, con questa versione 
                  espansa del loro quinto full length grazie all'aggiunta di tre 
                  remix, Jason Last e Albert Martinez ci propongono un album di 
                  puro synth-pop mescolato a melodie marcatamente anni '80, sulla 
                  scia di gruppi come Erasure e Human League. La loro ormai decennale 
                  esperienza si sente, eccome: le tracce sono davvero impeccabili, 
                  suoni e vocals perfettamente bilanciati, struttura delle canzoni 
                  sempre dinamica e accattivante, melodie mai scontate. L'album 
                  scorre via piacevolmente senza abbassare mai la guardia: tutte 
                  le canzoni, con quel loro approccio minimal, entrano subito 
                  in testa e si fanno ascoltare dall'inizio alla fine. Episodi 
                  più felici: la title track e "Darkness remains". 
                  Sito: http://www.myspace.com/neuropabiz 
                   
                  (M/B'06)   
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                 NEW 
                  RISEN THRONE 
                  "Loneliness of Hidden structures"  
                  CD (Cyclic Law)  
                Dietro 
                  questo progetto dark ambient si cela l'italiano Gabriele Panci, 
                  che dopo aver debuttato nel 2007 per la Cyclic Law con il CD 
                  “Whispers Of The Approaching Silence” passa nel 2009 alla gloriosa 
                  Cold Meat Industry con l'album “Crossing The Withered Regions”. 
                  Ritornato alla label delle origini continua il suo percorso 
                  dedicato al dark ambient con questo nuovo album. "Loneliness 
                  of Hidden structures" contiene nove tracce di un'oscurità minimale 
                  raccolte in un'elegante confezione A5. Il brano "New Risen Throne" 
                  è presente in tre versioni delle quali una remixata da Northaunt 
                  e l'altra da Nordvargr. Nononstante questo album non aggiunga 
                  nulla al filone del dark ambient, certamente la struttura sonora 
                  è fatta ad arte. Una musica ambient apocalittica che preannuncia 
                  la fine del mondo.  
                  Sito: 
                  http://www.cycliclaw.com/ 
                   
                  (Nikita) 
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              NEW 
                WORLD ORDER 
                "Post-Industrial Spanish Compilation"  
                CD (GH Records)  
                 
                Un 
                ronzio insistente e snervante apre il primo brano di questa compilation 
                valenciana, imperniata sul contrasto natura e meccanismi industriali 
                umani/inumani. Rumori e umori naturali si alternano in sequenza, 
                oscurando il sole nel tentativo di far andare avanti la macchina 
                vita pur senza i classici elementi essenziali. Il risultato non 
                è entusiasmante, la pochezza ricalca la pacatezza, senz'altro 
                è un buon esperimento di "visione oscurantista" opposta al rumore 
                caotico dell'industrial-ebm, ma al di là di una ragionata critica 
                musicale non si riesce ad incanalare a pieno nei polmoni questa 
                nuova sporca rivoluzione. Gli oltre undici minuti di Oscuridad 
                Macabra rappresentano perfettamente il concetto di silenzio tenebroso. 
                Un disco che riflette e fa riflettere pur senza colpire e lasciare 
                segni indelebili nelle profondità dell'anima.  
                (Matteo "Pinhead" Chamey)   | 
             
             
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                 NOSTALGIE 
                  ÉTERNELLE  
                  "Notre Début" CD (Final Muzik)  
                   
                  La label di Gianfranco Santoro recupera i brani di questo duo 
                  tedesco attivo dal 1986 al 1991.  
                  In questi 5 anni di attività hanno prodotto per la maggior parte 
                  tapes autoprodotti e hanno partecipato a varie compilation su 
                  nastro. Ora ritornano alla luce per la prima volta su CD grazie 
                  alla Final Muzik, 20 tracce di elettronica minimale ben architettata 
                  che genera un'atmosfera claustofobica e oscura. 
                  L'edizione è stampata in sole 600 copie quindi procuratevi subito 
                  la vostra, cosa aspettate? 
                  Sito: 
                  http://www.finalmuzik.com/ 
                    
                  (Nikita)  
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              OUROBOROS 
                 
                "Somnium"  
                CDR (9th Meridian Records)  
                 
                “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni” 
                recita il retro della cover di questo affascinante concept incentrato 
                sul Sogno. Il master mind di Ouroboros e della Invisible Eye, 
                Marco Grosso, si avvale in questo viaggio etereo quanto oscuro 
                di una nutrita serie di amici/collaboratori di lusso, da Troy 
                Southgate (HERR) alla soprano Nona Luna di Andromaca, senza scordare 
                il bravo Daniele Bovo (Monumentum e Runes Order). I riferimenti 
                a Scienze occulte, Alchimia, Astrologia e Magia trovano nei 60 
                minuti di Somnium una trasposizione in suoni di natura quasi ultraterrena, 
                fra voci femminili che paiono giungere da cori angelici, canto 
                gregoriano, recitati ancestrali ed i caratteristici drones che 
                han reso la creatura di Marco Grosso una pietra angolare dell’area 
                nota come dark-ambient (termine forse riduttivo nel suo caso). 
                D’effetto i rimandi percussivi in “Sepulchretum III”, ove emerge 
                il tocco marziale degli ispanici Persona, e particolarissima la 
                cover della sabbathiana “Iron Man”: vi sfido a riconoscerla senza 
                sapere la posizione in tracklist! Un altro fondamentale tassello 
                di quella vera e propria esperienza trascendentale di nome Ouroboros. 
                 
                Sito: 
                 http://www.myspace.com/marcogrosso 
                 
                (Oflorenz)  | 
             
             
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                 PERMAFROST 
                   
                  "Stellar Frost" 
                  CDR (Invisible Eye Productions)  
                Progetto 
                  nato nel 2008 dalla mente di Marco “Ouroboros” Grosso, Permafrost 
                  con i suoi soundscapes esplora nello specifico una tematica 
                  a noi assai cara in ambito di ambient isolazionista, il desolato 
                  mondo dei ghiacci e delle nevi eterne. Non possiamo non cogliere 
                  la comunanza di intenti con le produzioni della brillante label 
                  romana Glacial Movements, che di questo tema ha fatto un vero 
                  e proprio marchio di fabbrica. Dopo i due Cdr della serie “Cold 
                  Visions”, ecco la summa definitiva del “glacial atmospheric” 
                  sound di “Stellar Frost”: la colonna sonora ideale per contemplare 
                  un’aurora boreale, o se preferite la traduzione in suono della 
                  candida, statica immensità regnante ai confini del mondo. Da 
                  avere assolutamente, prima che l’inverno bussi alle porte.  
                  Sito: http://www.myspace.com/permafrostglacial 
                   
                  (Oflorenz) 
                   
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              PHANTOM 
                SHIP  
                "Phantom Ship"  
                CDR (Invisible Eye Productions)  
                 
                Il progetto di Roberto Faloci si inserisce a pennello nello stile 
                tipico della Invisible Eye, evocando tramite l’utilizzo di mortiferi 
                drones tetre emozioni legate all’aspetto più introspettivo della 
                mente umana, e nella fattispecie all’universo dell’ inconscio 
                e dei propri sogni. La manipolazione di field recordings in chiave 
                assolutamente oscura ma nel contempo con un tocco sinfonico d’ottimo 
                gusto riesce magistralmente allo sperimentatore perugino, per 
                il quale l’inossidabile Invisible Eye licenzia un’edizione limitata 
                su Cdr custodito in accattivante custodia DVD, o per i più “vintage-oriented”, 
                anche su nastro. 7 tracce imperdibili per chi voglia esplorare 
                a fondo i lati più misteriosi e nascosti del proprio Io.  
                Siti:  
                http://www.myspace.com/invisibleeyeproductions 
                 
                http://invisibleeyeproductions.blogspot.com 
                 
                (Oflorenz) 
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                 PHO-NEMA 
                   
                  "Pho-neMa"  
                  CD (autoprodotto)  
                La 
                  sensazione immediata è di trovarsi di fronte ad un progetto 
                  di eurodance synthpop. La band milanese ama il synth all'inverosimile, 
                  esegue intrecci melodici e ricama col basso sempre in versione 
                  "sintetizzata". Il cantato femminile delicato riflette meccanismi 
                  di velocità sbarazzina nella ritmica e nel pensiero veloce della 
                  sintesi musicale. Una colonna sonora da film italiano futuristico 
                  anni '90. La loro devozione per la materia elettronica non è 
                  mai eccessiva o perlomeno non viene estremizzata al punto da 
                  farsi odiare, il tentativo di rallentare i bmp non deprime la 
                  band che tenta l'approccio pop-romantico stando alla larga da 
                  certa "plastica-pop" facilmente copiabile. La chitarra e il 
                  bass synth alzano il muro sonoro senza mai abbassare le difese, 
                  un buon tentativo di compattezza senza sforare nel qualunquismo. 
                   
                  Sito: www.myspace.com/pho-nema 
                   
                  (Matteo "Pinhead" Chamey)  
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                 PSY'AVIAH 
                   
                  "Introspection / Extrospection"  
                  CD (Alfa Matrix)  
                La 
                  band dei belgi Yves Schelpe e Emélie Nicolaï arriva al quarto 
                  full length che, dietro la parola eclettico nascondono un approccio 
                  commerciale come mai prima d'ora: accanto ai soliti beat da 
                  dancefloor abbiamo infatti intermezzi di pianoforte superflui 
                  come in "OK", oppure ospitate di cantanti rap (MC Dééjoohcéé...o 
                  Beyoncé???) di cui davvero nessuno sentiva il bisogno, per finire 
                  con una cover di Shakira, "Timor" (Ohmygod...). L'electro-clash/EBM 
                  industrialeggiante di "Eclectric" sembra soltanto un ricordo 
                  e dove invece si torna alla techno ("Human garbage", "SOS overdose") 
                  questi ragazzi sono a dir poco scontati. "On my own" e "Song 
                  of indipendence" tirano invece su l'album sia per i suoni perfetti 
                  (come in tutto l'album del resto), avveniristici e coinvolgenti, 
                  sia per la ottima voce di Emélie che si trova perfettamente 
                  a suo agio all'atto di creare atmosfere sognanti e malinconiche. 
                  Per il resto calma piatta con qualche ospite di contorno come 
                  Lis van den Akker dei Misery e la meravigliosa Kari Berg. L'edizione 
                  limitata include il classico secondo cd, con una carrellata 
                  di cover degli Psy'aviah stessi ad opera di colleghi come "Leaether 
                  strip" o "Chaos all stars" tanto per citarne un paio.  
                  Sito web: http://www.psyaviah.com 
                   
                  (M/B'06)  
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                 PSYCHOCANDY 
                   
                  "X Temptation"  
                  Download (autoprodotto) 
                 Gli 
                  Psychocandy, da non confondere coi loro omonimi scozzesi, sono 
                  una band dark di Perugia nata nel 99, che ha già all'attivo 
                  6 album e che ha già suonato con gruppi come Diaframma, Meganoidi, 
                  Chrik e Monozid per citarne alcuni. Il sito, con la loro biografia 
                  tradotta in ben cinque lingue dà l'idea della loro spinta esterofila 
                  non solo musicale, ma anche di ricerca di pubblico e quindi 
                  promozionale. L'ispirazione del gruppo è marcatamente inglese 
                  anni 80, ma non ne risente, in quanto il piglio è assolutamente 
                  personale e graffiante, ci sono delle buone idee ed il genere 
                  sicuramente trae nuova vita da loro, grazie soprattutto ai riff 
                  di chitarra molto rock n' roll. Bellissima la ballata "Darkroom", 
                  coinvolgente "Empty desires". C'è ancora del lavoro da fare 
                  per quanto riguarda il livello sonoro che appare troppo caotico 
                  e disomogeneo, non coerente con la proposta musicale e compositiva 
                  fornita, ma non è un problema insormontabile, ci si può arrivare: 
                  forse varrebbe la pena ingaggiare qualche mostro sacro per incidere 
                  il prossimo disco, cosa che farebbe fare lo step forse decisivo 
                  alla band.  
                  Sito:  
                  http://www.psychocandy.biz 
                   
                  (M/B'06)  
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          avanti 
           
          
           
             
           
         
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